Affari Europei

Renzi, avanti sulla flessibilità. Venerdì incontro coi falchi olandesi

Insistere sulla crescita e sulla flessibilita', 'martellando' la controparte europea. La linea di Matteo Renzi non cambia dopo tre giorni di botta e risposta a distanza con Bruxelles. Anche perche', e' il ragionamento del premier ai suoi, in questi anni si e' dimostrata una strategia vincente, essendo riuscita l'Italia ad imporre il principio di flessibilita' almeno assieme a quello della stabilita'.

Tanto che venerdi' sera Matteo Renzi e' atteso dal premier olandese, Mark Rutte, presidente di turno europeo ed alfiere del rigore, per impostare una 'iniziativa' sulla crescita: contatti c'erano stati anche il mese scorso, ma gli impegni internazionali di Renzi, dalla cena con Angela Merkel all'incontro con Rohani, hanno fatto spostare l'appuntamento fino ad oggi.

Renzi e' impegnato a far passare, a Bruxelles, il messaggio che, debito o non debito, l'Italia e' solida. Lo e' soprattutto in virtu' del risparmio privato e degli investimenti in beni immobili dei cittadini. Occorre, pero', fare piazza pulita dei "pregiudizi" che ancora gravano sul nostro paese e che si possono sintetizzare nel refrain "l'Italia come la Grecia". Un refrain destinato ad essere smentito dai fatti. D'altra parte, quello a cui Renzi mira, non e' tanto o solo vedere riconosciuto un margine di flessibilita' all'Italia, quanto rivoltare il paradigma europeo: valori e ideali in luogo della mera contabilita'.

Il premier, in questo, puo' fare leva sui conti dell'Italia che, sotto molti aspetti, sono migliori di quelli di altri Paesi. Non teme una procedura di infrazione sul deficit, visto che l'Italia e' stabilmente sotto il tre per cento. Certo, potrebbe arrivare una procedura di infrazione sul debito, ma la Francia - viene sottolineato da fonti di governo - e' gia' sotto procedura senza che questo abbia avuto delle conseguenze. Addirittura, Cameron e Rajoy fanno manovre in deficit del cinque e sei per cento circa.

C'e', e' vero, il tema della 'reputation', ovvero della credibilita', ma con i meccanismi del Quantitative Easing lo spread e' bloccato e, se anche dovesse salire, avrebbe un impatto inferiore al mancato utilizzo della flessibilita'. Ora, dopo il via libera alla clausola migranti per la Turchia, ci si aspetta che lo stesso trattamento possa beneficiare anche l'Italia. Renzi ha sempre detto di non opporsi alla quota spettante ad Ankara e, anzi, di reputarla una buona notizia. Ma, nel caso non ci fosse una decisione analoga anche per Roma, ci sarebbe da chiedersi qual e' il criterio che valuta in un modo le vite salvate nell'Egeo e in modo diverso quelle salvate a Lampedusa.

Un braccio di ferro che e' stato definito "elettorale" da parte delle opposizioni. Fonti di governo sottolineano pero' che nulla di elettorale c'e' nel confronto con Bruxelles perche' in realta' non ci sono in vita elezioni che non siamo quelle amministrative. Tornate in cui si scelgono i sindaci non sulla base del rispetto dei parametri europei.