Affari Europei

Renzi bacchetta Tusk: "Frasi poco idonee verso il popolo italiano"

"Credo che le frasi che Tusk ha utilizzato in Parlamento europeo non fossero le frasi piu' idonee, non tanto verso il governo italiano ma verso il popolo italiano". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue. Il summit ha visto Renzi rimproverare il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, per le parole spese dal polacco sull'Italia, paragonata all'Ungheria per come e' stata gestita la crisi dei migranti.

In occasione dell'intervento nell'Aula del Parlamento europeo nell'ultima sessione di lavori a Strasburgo, Tusk aveva sottolineato quanto fosse sia importante il rispetto delle regole da parte di tutti, precisando di rivolgersi a italiani, slovacchi, greci e ungheresi. Renzi nel corso delle cena dei leader stasera e' tornato su quelle dichiarazioni dicendo a Tusk che l'Italia non puo' essere messa sullo stesso piano dell'Ungheria, perche' il nostro Paese non ha alzato barriere al confine ma aiutato i migranti, come dimostrato dall'operazione Mare Nostrum.

Tusk ha spiegato che si e' trattato di un malinteso. "Il popolo italiano" ha detto Renzi lasciando Bruxelles, "in questi mesi ha fatto un lavoro straordinario, il popolo che quotidianamente ha salvato centinaia di persone, e' ormai decine di migliaia. E' un popolo che ha lavorato con grande attenzione". Per questo, ha proseguito il presidente del Consiglio, "credo che le parole che sono scappate al presidente Tusk non sono state rispettose degli sforzi del popolo italiano" . Renzi ha quindi sottolineato che "quando qualcuno tocca gli italiani il presidente del Consiglio risponde e difende con umilita' ma anche con orgoglio un popolo che sta dando lezioni di generosita' e di civilta' a tanti".