Affari Europei
Russia, clima, terrorismo e... il G7 di Taormina in sei parole
Quali saranno i temi affrontati dai grandi della Terra a Taormina? Ecco il summit internazionale in sei parole
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
Tra una settimana i grandi del Pianeta si incontreranno a Taormina per il G7. L'incontro tra i capi di Stato e di governo delle sette potenze mondiali dovrebbe servire a coordinare le politiche nazionali sui grandi temi di interesse planetario. Per l'Italia, che ospita il vertice, é una grande occasione per mettere sul tavolo i dossier che ci riguardano più da vicino, a partire dall'immigrazione alla guerra in Siria e Libia.
Peccato che dall'invasione della Crimea da parte della Russia al summit non partecipa più Mosca (da qui il passaggio da G8 a G7). Una assenza non da poco visto che dalla guerra in Siria alla crisi dei missili in Corea del Nord, passando per la lotta al terrorismo e ai cambiamenti climatici, il Cremlino é l'interlocutore senza il quale é difficile prendere decisioni di reale impatto globale.
Ma quali sono i temi in agenda a Taormina? Ne abbiamo parlato con Isabella De Monte, eurodeputata del Partito democratico. Ecco dunque il G7 in sei parole chiave.
Donald Trump. Tutti gli occhi sono puntati su di lui. Donald Trump é il nuovo arrivato nel club dei potenti, l'uomo che tutti vogliono conoscere per capirne la personalità. "C'é molta curiosità soprattutto sulla reale motivazione a portare avanti i provvedimenti presentati in campagna elettorale", sottolinea De Monte. "Io sono convinta che superata questa fase iniziale Trump dovrà ridimensionare la sua agenda calandola nel contesto mondiale".
Cina. Con il lancio della nuova Via della seta Pechino sembra aver preso il posto di Washington come paladino del libero commercio. "Per l'Italia e l'Europa si tratta di una grande opportunità, soprattutto dal punto di vista delle infrastrutture. Dobbiamo però essere cauti perché la Cina é un Paese in cui lo Stato é fortemente presente nell'economia, con tutte le distorsioni del caso. Per ora gli Usa devono rimanere il nostro principale partner internazionale".
Immigrazione. "Sta cambiando l'aria in Europa sul tema del ricollocamento dei migranti all'interno della stessa Unione", spiega De Monte. "A livello globale i fenomeni migratori sono dovuti alle guerre e alla mancanza di sviluppo. Per questo l'Unione europea non puó affrontare il fenomeno da sola ma ha bisogno di coordinarsi con i partner internazionali, e il G7 puó essere una ottima opportunità".
Russia. Vladimir Putin é il grande assente di questo summit internazionale. "E' difficile senza Mosca prendere decisioni che abbiano effetti concreti per quanto riguarda dossier come la crisi in Siria o il terrorismo. Eppure sono convinta che nelle conclusioni del G7 potranno esserci elementi di speranza".
Clima. L'accordo di Parigi é stato siglato e ora spetta agli Stati firmatari rispettare le promesse fatte in Francia. "Dai primi provvedimenti di Trump sembra che gli Stati Uniti non stiano andando verso una riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Emmanuel Macron, anche lui fresco di elezione, dovrà cercare di tenere la barra dritta e ricordare a tutti i leader gli impegni presi".
Terrorismo. L'incidente a Time Square ha mostrato quanto i nervi dell'Occidente siano scoperti su questo tema. "Non dobbiamo però farci guidare dalla paura, ma dobbiamo difendere i nostri valori e il nostro stile di vita. Il G7 sarà l'occasione per coordinare le politiche dei vari Paesi per mostrare un fronte comune contro la minaccia del terrorismo. La condivisione di informazioni é essenziale per prevenire nuovi attentati".