Vertice del gruppo di Visengard: ipotesi di blindatura dei confini - Affaritaliani.it

Affari Europei

Vertice del gruppo di Visengard: ipotesi di blindatura dei confini

Tre giorni prima che i leader europei si incontrino a Bruxelles per una seduta del Consiglio, i premier di Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria si incontreranno a Praga per un vertice di quello che ormai viene definito il 'gruppo di Visengard'. Stati cioè che vogliono fermare l'immigrazione ad ogni costo, anche innalzando muri, e che sono fermamente contrari alla politica europea di redistribuzione e a quella tedesca delle 'porte aperte'.

Il Consiglio europeo del 18-19 febbraio dovrebbe affrontare il nodo della Gran Bretagna, che minaccia di abbandonare l'Europa. Ma sarà anche l'occasione per discutere di immigrazione. “La Grecia non é in grado di difendere i suoi confini”, ha dichiarato il premier slovacco Fico. E qui sta il punto: se l'accordo con la Turchia (tre miliardi di euro in cambio di controlli sulle coste) non dovesse portare i frutti sperati, i quattro di Visengard vogliono avere un piano b per bloccare i flussi migratori.

Sul tavolo c'é il piano per coinvolgere Bulgaria e Macedonia, che non fanno parte di Schengen, perché fermino la marea umana che con l'estate é prevedibile tenterà nuovamente la fortuna. Ma i premier sarebbero perfino disposti a creare una 'cortina di ferro' che blocchi i migranti. Il rischio concreto é che ci vada di mezzo anche l'Italia.

Se infatti i profughi siriani e i tanti altri disperati che tentano la fortuna troveranno la strada sbarrata nell'Europa dell'Est, prenderanno la via dell'ovest, puntando sul confine tra Italia e Slovenia. Il nord Italia sarebbe dunque al centro dei flussi (tanto é vero che il Viminale ha già dei piani per creare hotspot in Veneto e Friuli). Una eventualità non da poco se si considera che solo in Germania, nel 2015, sono arrivate un milione di persone.