Affari Europei
Xylella, Salento in rivolta contro le misure Ue
Proseguono in Salento le mobilitazioni e i presidi in difesa degli ulivi nella zona colpita dalla Xylella, un batterio che puo' portare al disseccamento delle piante. Il giorno dopo la decisione del Comitato fitosanitario permanente dell'Unione Europea, imprenditori, comitati ambientalisti e associazioni di categoria valutano il provvedimento (approvato con il solo voto contrario dell'Italia) e lo giudicano in maniera sostanzialmente negativa. A lanciare l'allarme sul metodo adottato dall'Unione è Coldiretti Puglia, che tramite il presidente Gianni Cantele e il direttore Angelo Corsetti, critica la decisione di eradicare le piante sane nel raggio di 100 metri da quelle malate, nella zona di Oria e negli eventuali nuovi focolai.
Le misure decise dall'Ue sono più radicali del previsto, in particolare per le zone della Puglia a Nord colpite dai focolai di Xylella, con l'eradicazione non solo degli ulivi malati ma anche di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri, e una tutela del Salento, dove dovranno essere tagliate solo le piante malate ed eseguiti test su quelle circostanti in una fascia di 20 km tra Brindisi e Taranto
Secondo il Forum Ambiente e Salute "si impone una desertificazione intorno a Oria, con il rischio che la stessa cosa avvenga in futuro anche nella fascia di venti km a nord della provincia di Lecce". Per Marcello Seclì del Forum "il fatto che in questo momento si sovrapponga la decisione dell'UE alle vecchie determine dalla regione puo' lasciare spazi di discrezionalita' al commissario straordinario, che ci auguriamo vengano utilizzati in maniera prudente". Proprio per valutare nel dettaglio il provvedimento del Comitato fitosanitario europeo, oggi pomeriggio ambientalisti e cittadini, che presidiano ai presidi nel Nord Salento, terranno una riunione a Leverano e lunedì alle 18,30 un incontro alle Manifatture Knos di Lecce.
Non e' ancora stata fissata invece la data dell'incontro tra gli ambientalisti e il commissario Giuseppe Silletti. Presumibilmente il confronto avverra' dopo il 6 maggio, data in cui saranno discussi al Tar del Lazio tre ricorsi contro il Piano. Critiche alle decisioni prese a Bruxelles, intanto, arrivano anche dal comitato La voce dell'ulivo, secondo cui "il provvedimento non è migliorativo rispetto a quello che era stato previsto in precedenza ma peggiorativo, perche' colpisce oltre agli ulivi anche altre piante importantissime per il Salento come la vite". "Inoltre- ha chiarito Federico Manni del comitato - le misure impongono eradicazioni più stringenti nella zona di Oria ma lasciano il resto della provincia di Lecce ad affrontare da sola il problema della Xylella".