La figlia diventa aggressiva e violenta: ecco come revocare l'adozione

Adottare un bambino è un processo lungo e complicato, quando si arriva a una "rottura" come comportarsi? Parola all'avvocato

di Avv. Francesca Albi*
(Fonte: Pexels)
L'avvocato del cuore

Adozione, la famiglia chiede di revocare il legame: risponde l'avvocato Francesca Albi 

“Gentile Avvocato, ho adottato tempo fa una ragazza che oggi ha 18 anni, si chiama Laura. Mia figlia da mesi è diventata aggressiva, ha più volte aggredito me e mio marito. La situazione sta diventando insostenibile, per questo mi chiedevo: possiamo chiedere la revoca dell’adozione?”

Adottare un bambino è un processo lungo e complicato: si mescolano grandi speranze e drastici cambiamenti nella vita quotidiana. C’è chi riesce sin dal primo momento a costruire una nuova famiglia con un legame di affetto vero e profondo, e c’è chi invece si impegna per anni a instaurare un buon rapporto con l’adottato, non sempre con successo.

Si sente parlare troppo poco dei fallimenti adottavi forse perché si tratta di storie che nessuno vuole sentire; infatti, queste storie, da una parte spaventano dall’altra disincentivano l’adozione. Purtroppo, non è inusuale che un’adozione “finisca male”, come nel suo caso l’adottato può diventare aggressivo nei confronti dei genitori. Il nostro ordinamento consente la revoca dell’adozione: questo istituto è disciplinato dagli artt. 305 e ss. del Codice civile ed è l’estremo rimedio, apprestato dal legislatore, alla sopravvenuta impossibilità di prosecuzione del rapporto adottivo.

La revoca può avvenire solo per “indegnità dell’adottato” ai sensi dell’art. 306 del Codice civile; i casi previsti dalla norma sono due: l’adottato abbia attentato alla vita di uno o di entrambi i genitori (omicidio colposo, doloso o tentato); l’adottato si sia reso colpevole verso i genitori di delitto punibile con pena restrittiva della libertà personale non inferiore nel minimo a tre anni (per esempio il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi). Ne consegue che, al verificarsi di determinati fatti gravi, il giudice può disporre la revoca dell’adozione, recidendo da quel momento il rap   porto di filiazione instauratosi con il decreto di adozione.                    

*Studio Legale Bernardini de Pace

 

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