Caso Malan/ Omosessualità fatto naturale, umano e indifferente

Da Alessandro Magno a Leonardo la storia abbonda di geni omosessuali

Di Ernesto Vergani
Lucio Malan, senatore della Repubblica italiana dal 2001
Lo sguardo libero

La Chiesa cattolica accoglie l’omosessuale, ma imponendo la castità

Dopo le parole del senatore Lucio Malan secondo cui l’omosessualità, come indicato nella Bibbia, sarebbe un abominio, con tutto il rispetto per il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama, è bene alzare la guardia e ricordare (repetita iuvant) l’opinione di Marcel Proust: l’omosessualità è un fatto naturale, umano e indifferente.

Ciò al di là del dato che la Bibbia va storicizzata e contestualizzata; che, come noto, la storia dell’uomo e dell’arte è stata realizzata da tanti geni omosessuali (da Alessandro Magno a Leonardo) - del resto è ancora così, per giunta anche nel mondo della politica e dell’economia (dal premier lussemburghese Xavier Bettel al ceo di Apple Tim Cook).

Omosessualità, è bene precisare, che è altra cosa dalla pedofilia, condannabile come uno dei reati peggiori, al pari dei crimini di mafia e delle stragi per terrorismo, quale vicenda non tra individui consapevoli, ma tra un adulto e un bambino, col primo che approfitta della fiducia del secondo: il detto di Gesù, Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli, non si riferisce all’innocenza, ma alla fiducia appunto.

Non deve sorprendere. Viviamo in un mondo in cui la FIFA celebra i mondiali di calcio in Qatar, paese in cui l’omosessualità è reato e una donna che lavora o viaggia senza permesso è ritenuta “disobbediente” -  e in cui la Chiesa cattolica accoglie l’omossessuale, ingiungendo però la castità.

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