David di Donatello, trionfa Sorrentino: "È stata la mano di Dio" miglior film
Il film conquista cinque statuette su 16 candidature tra cui le 2 principali: miglior film e miglior regia. Teresa Saponangelo miglior attrice non protagonista
David di Donatello, 'Freaks Out' di Gabriele Mainetti conquista il premio miglior produttore
"E' veramente una grande gioia, una felicità": Paolo Sorrentino è il vincitore della 67esima edizione dei David di Donatello. Il fim “E' stata la mano di Dio” conquista cinque statuette, su 16 candidature, tra cui le due principali, miglior film e miglior regia. A completare il trionfo del cineasta napoletano il premio per la miglior attrice non protagonista a Teresa Saponangelo che ha sconfitto un'altra candidata forte del film di Sorrentino, Luisa Ranieri.
Se "E' stata la mano di Dio" vince i premi più importanti, è 'Freaks Out' di Gabriele Mainetti a conquistare più David, sei su 16 candidature tra cui quella come miglior produttore. Il David di Donatello per il miglior produttore è quella che, nel ritirare il premio a Cinecittà, Gabriele Mainetti definisce "la squadra di calcetto" che ha prodotto 'Freaks Out': Andrea Oc chipinti, Stefano Massenzi, Mattia Guerra per Lucky Red, Gabriele Main etti per Goon Films, Rai Cinema.
La 67esima edizione dell'Oscar italiano vede ancora una volta alla coduzione Carlo Conti, affiancato dal personaggio rivelazione dell'ultimo Festival di Sanremo, Drusilla Foer. Dopo due anni di pandemia il cinema italiano torna a celebrare se stesso in presenza. E lo fa portando la cerimonia di consegna dei David di Donatello dopo vent'anni di assenza negli iconici Studi di Cinecittà. I candidati, i registi, gli attori, i produttori e i grandi professionisti, che rendono i film italiani protagonisti a livello globale, attraversano i viali, i teatri, il celebrato set dell'Antica Roma creato per la serie inglese 'Rome' anni fa e ormai attrazione principale di Cinecitta': un lungo red carpet di 150 metri nel cuore pulsante della produzione cinematografica per festeggiare lo straordinario talento italiano.
Nella cerimonia condotta da Carlo Conti e Drusilla Foer non sono mancate comunque le sorprese, a partire dalla 17enne Swami Rotolo migliore attrice protagonista per 'A Chiara' di Jonas Carpigano e la stessa attrice non protagonista Teresa Saponangelo per 'E' stata la mano di Dio'. Ha vinto, da non favorito, anche Silvio Orlando, miglior attore protagonista di 'Ariaferma' di Leonardo Di Costanzo. Miglior attore non protagonista alla sua prima candidatura per il film 'di famiglia' di Mario Martone sul bisnonno di cui porta lo stesso nome Eduardo Scarpetta in 'Qui rido io'.
Tra gli altri premi, la miglior canzone di Manuel Agnelli per 'Diabolik' dei Matetti Bros. dal titolo 'La profondità degli abissi'; miglior sceneggiatura originale per 'Ariaferma' e non originale per 'L'Arminuta'; miglior fotografia ex aequo Daria D'antonio per 'E' stata la mano di Dio' e Michele D'Attanasio per 'Freaks Out'; miglior scenografia a Massimiliano Sturiale per ''Freaks Out'; migliori costumi a Ursula Patzak per 'Qui rido io'; miglior trucco alla squadra di 'Freaks Out'; miglior acconciature a Marco perna di 'Freaks Out'.
Il David per il miglior documentario e il miglior montaggio vanno a 'Ennio' di Giuseppe Tornatore, che vince anche per il miglior suono, mentre miglior colonna sonora è di Nicola Piovani che vince il suo quarto David su ben 19 candidature. Il regista esordiente a vincere il David di Donatello 2022 è Laura Samani per 'Piccolo corpo' mentre il David Giovani va al film di Sorrentino.