Cronache

Perrino a Ore 14: "Sostengo le Forze dell'Ordine: diamo loro i mezzi idonei"

L'intervento del direttore di Affaritaliani.it su Rai Due: "Non lasciamo da soli gli agenti: sono vittime di una società che produce nuove forme di disagio"

Angelo Perrino a Ore 14: "Con la malattia mentale cambiano i reati da contrastare e bisogna adeguare gli strumenti"

Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino è stato ospite della puntata odierna di "Ore 14", nel corso della quale ha voluto fare chiarezza in merito alle sue dichiarazioni sulle Forze dell'Ordine nella puntata del giorno precedente e alle relative polemiche (CLICCA QUI).

Perrino ha voluto in primo luogo contestualizzarle: “Il caso che abbiamo esaminato nella puntata di ieri era quello di un disturbatore seriale che, dopo aver più volte 'fatto sentire la sua presenza' in quel condominio, denunciato più volte, come hanno raccontato all'inviata di Ore 14 molti condomini, ha ammazzato la sorella a coltellate perché non gli ha dato dei soldi. I vicini hanno raccontato che costui era recidivo, però non c’è stato seguito. Il risultato è un omicidio. Spesso si verificano episodi che finiscono con delle morti e nei quali lamentiamo l’assenza della magistratura o della polizia, quindi il quesito si pone inevitabile: perché accade? Nella disamina dei fatti, ho detto che siamo sempre più spesso davanti a dei devianti, dei malati psichici, quindi cambia il tipo di reato da contrastare. A fronte di questo cambiamento abbiamo spesso singoli agente di zona, lasciati da soli a raccogliere enormi quantità di denunce diverse, mettendo insieme quelle di uno smarrimento del portafoglio e quella della violenza carnale, ma sono diverse".

"Ho posto un problema di ordine pubblico: come supportiamo Polizia e Carabinieri?"

"Non voglio assolutamente mettere in discussione le competenze delle Forze dell'Ordine: queste sono oggettive, ma di fronte a nuove emergenze sociali servono nuove competenze. Lo dico perché oltre due anni di Covid e di guerra hanno aumentato il disagio psichico, che si esprime in forme nuove e difficili da capire. Così come con il terrorismo nacquero i Nocs, così come con la violenza sulle donne sono nati i reparti speciali, vogliamo capire che questa devianza ha bisogno di poliziotti specializzati che studino criminologia e psicologia?”

"Le Forze dell'Ordine vengono mandate allo sbaraglio: sto dalla parte loro e dei loro Sindacati"

“A volte le Forze dell'Ordine non hanno nemmeno a disposizione il computer e devono usare il loro cellulare per navigare. Altre volte non hanno la competenza per sintetizzare al magistrato i fatti. Per cui alla fine il fatto di Genova è passato sul tavolo del magistrato come quello di un disturbatore che bloccava i campanelli con gli stuzzicadenti”, ha aggiunto Angelo Maria Perrino.

“Se sul tavolo del magistrato arriva un rapporto che parla di un uomo che suonava i campanelli, la causa finisce nel cestino. La storia di Genova si poteva sintetizzare in un disturbatore seriale che suonava i campanelli o in maniaco depressivo delirante in grado di uccidere. Su questo si è giocata la vita della donna. Allora capisci che dare notizie al magistrato richiede una competenza, per cui è necessaria una polizia specializzata”. Perrino ha inoltre osservato anche che “oramai coi social abbiamo tutti voglia di ingigantire. Il mio compito è raccontare quello che, modestamente, capisco del mondo che mi sta intorno. Io faccio il giornalista e racconto. Quello che ho raccontato è reale: la malattia mentale si manifesta in almeno venti sindromi, molto diffuse, ma poco conosciute, che rendono la nostra società permeabile a reati come questi. 

Su un piano più personale, Perrino ha inoltre commentato: "Sono stupito e dispiaciuto delle polemiche, perché sono da sempre molto vicino alle Forze dell'Ordine, sia un piano professionale, sia su quello personale, con molti rapporti di amicizia che mi legano a persone in divisa. Forse vale la pena di chiarire meglio che io le considero vittime di una società che produce disagio, del quale nessuno si occupa, lasciando gli agenti da soli a fronteggiarne le cause: dalle baby-gang ad atti di violenza di vario genere, il fenomeno è molto evidente e dobbiamo avere il coraggio di occuparcene. E' troppo comodo girarsi dall'altra parte e poi pretendere che Carabinieri e Polizia risolvono i problemi della società: altro che contro di loro! Sono totalmente a loro favore e sosterrei una loro battaglia sindacale, per ottenere gli strumenti di cui necessitano!".

 

 

 

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