Maternità surrogata, madre a 68 anni: bufera sull'attrice spagnola Ana Obregon

Il governo socialista di Madrid contro l'attrice che nel 2020 ha perso un figlio a causa di un tumore: "È una violenza sulle donne”

di redazione costume
Ana Obregon
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L'attrice Ana Obregon diventa mamma a 68 anni grazie alla maternità surrogata

L'attrice e conduttrice tv spagnola, Ana Obregon, è diventata mamma a 68 anni grazie alla maternità surrogata. Il caso sta scuotendo l'opinione pubblica in Spagna e il commento del governo socialista di Madrid è stato molto duro: "È una forma di violenza contro le donne". Nel 2020 Obregon ha perso un figlio di 27 anni a causa di un tumore.

Il ministro delle Pari opportunità, Irene Montero (Podemos), ha dichiarato: "È una pratica non legale in Spagna, riconosciuta nel nostro Paese come una forma di violenza contro le donne". La bufera è scoppiata dopo che una rivista di gossip iberica, "Hola", ha pubblicato in copertina una foto dell'attrice e conduttrice televisiva mentre lascia un ospedale di Miami con la bambina in braccio. Obregon ha confermato la notizia sul suo account Instagram.

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"È arrivata una luce piena d'amore nella mia oscurità. Non sarò mai più sola, vivo di nuovo", ha scritto sul social l'attrice. "Mi è parsa un'immagine dantesca", ha contestato Pilar Alegria, ministro dell'Istruzione e portavoce del Partito socialista del premier, Pedro Sanchez. "Questo si chiama utero in affitto, non gravidanza surrogata".

La posizione dell'opposizione verso la maternità surrogata

L'opposizione a destra è apparsa più aperta al dibattito: la questione "merita un dibattito profondo e sereno, perché tocca molte questioni morali, etiche e religiose", ha osservato Cuca Gamarra, 'numero due' del Partito popolare, dove sono convinti che la 'linea rossa' è che la maternità surrogata sia a pagamento. La maternità surrogata, a pagamento o altruistica, è illegale in Spagna dal 2006. La legislazione spagnola autorizza, invece, l'iscrizione all'anagrafe dei figli nati per maternità surrogata all'estero a condizione che venga presentata "una sentenza giudiziaria emessa da un tribunale competente" del Paese in questione che stabilisca il rapporto filiale.

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Tra l'altro, la maternità surrogata è stata inserita tra le "manifestazioni di violenza contro le donne" in una legge sull'aborto approvata lo scorso febbraio, che vieta anche ogni "pubblicità tramite agenzie di intermediazione". Durante la stesura della legge, il governo -tramite il Ministero delle Pari opportunità- era arrivato a ipotizzare che i genitori che vanno all'estero per avere figli tramite la maternità surrogata dovessero essere perseguiti penalmente con l'arresto, anche se avevano firmato contratti in Paesi in cui era legale. 

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