Politica
Calenda da Vespa: fiera delle vanità. Azione-Italia Viva nel Terzo Pol(l)o
Il Churchill dei Parioli stranamente sobrio e pulito
“Siamo bravissimi. Da zero siamo arrivati all’8% alle ultime politiche”. Appunto: un fallimento
Ieri sera Carletto Calenda stava ospite da Vespa per i 5 minuti simil –biagiani che accompagnano ormai ogni sera l’ambito spazio post TG1. Il tema era: varie ed eventuali.
Il look di quello che hanno chiamato il Churchill dei Parioli stranamente sobrio e pulito. I tatuaggiacci da brigata Wagner sapientemente nascosti, la barba rifatta all’uopo, i capelli mesciati e nessuna traccia di ridicole corone imperiali dorate, niente irritazioni brufolose sottocutanee, sembrava quasi una persona normale, forse anche dimagrito e perfettino. Solo che poi ha parlato. E quando Calenda parla la Natura si ribella.
Sorgono improvvisi e potenti venti di maestrale e lo studio è stato inondato da un vento freddo. La Natura si prepara, come può, a resistere al Calenda – pensiero che ne scuote i precordi più intimi e la rovescia impudicamente tutta in un mare di stelle. Inizia con una auto - esaltazione in realtà ingenuotta: dice: “io sono il leader del Terzo Polo perché Renzi ha fatto un passo indietro”. E si mette di profilo in attesa dell’effetto sorpresa che non c’è. E ci credo che Renzi ha fatto un passo indietro perché mica è scemo e al massacro lo manda da solo, un po’ come fece la volpe Tabacci con l’ingenuo Di Maio non mettendogli il nome nel simbolo.