Papa: "Niente amore prima del sì". Da Kakà a Bieber: chi sceglie la castità

Mentre Papa Francesco vara le nuove linee guida sui matrimoni, scopriamo chi sono le coppie vip che non hanno "consumato" fino al giorno del matrimonio

Justin Bieber e Hailey Baldwin
Costume
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Matrimoni, svolta di Papa Francesco. Ecco i vip che hanno scelto la strada della castità 

“Niente amore prima del matrimonio”: così Papa Francesco rompe gli schemi e ritorna alle “origini” chiedendo alla Chiesa di non avere più paura a “proporre la preziosa virtù della castità, per quanto ciò sia ormai in diretto contrasto con la mentalità comune”, alle giovani coppie.

Parole che però, almeno tra alcuni vip, non sembrano così primitive. Da Justin Bieber e Hailey Baldwin, passando per l’ex stella rossonera Kakà e la moglie Caroline, o ancora il conduttore televisivo Alessandro Greco e la compagna Beatrice Bocci, sono tante le coppie del piccolo o grande schermo, che hanno scelto di rimanere casti fino al giorno del matrimonio. Scopriamo qui, qualche dettaglio in più. 

Justin Bieber e Hailey Baldwin: "Noi casti fino alle nozze"



 

“Non abbiamo fatto l'amore fino al matrimonio. La migliore scelta della nostra vita”.  Il cantante americano Justin Bieber e la top model Hailey Baldwin, nella loro prima intervista in coppia a Vogue, in cui si parlava di amore, terapia e fragilità, avevano svelato i retroscena della loro decisione, etichettandola come "la migliore" che potessero fare.

Tra i motivi principali del loro "no" all'amore prima delle nozze, la voglia di conoscersi più a fondo, senza "forzare" i processi. “Quando l’ho rivista, ho capito quanto l’amassi e quanto mi mancasse e quale impatto positivo avrebbe avuto sulla mia vita", aveva rivelato Bieber alla rivista di moda. 

Lui, Justin Bieber, classe 1994, tornato da poco al centro del vortice mediatico dopo aver scoperto una paralisi al volto, e lei, Hailey Baldwin, modella statunitense, figlia minore dell'attore Stephen Baldwin e nipote del più noto Alec, sono diventati in segreto marito e moglie con rito civile, solo dopo 12 settimane di fidanzamento, nel settembre del 2018.

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Kakà vergine fino al matrimonio con Caroline: "La sfida più difficile" 


 

Ma non solo Justin Bieber. Anche Ricardo Kakà, ex giocatore del Milan, ha scelto la via della castità nel suo matrimonio con Carolice Celico, durato nove anni e finito nel 2014. "Abbiamo scelto di arrivare casti al matrimonio, la Bibbia insegna che il vero amore si raggiunge solo con le nozze, con lo scambio di sangue, quello che la donna perde con la verginità. Infatti, per noi, la prima notte è stata bellissima", aveva spiegato l’ex stella rossonera in un’intervista a una tv brasiliana.



 

Alessandro Greco e Beatrice Bocci casti fino al matrimonio: "Un percorso non semplice" 



 

Infine, Alessandro Greco, conduttore televisione e Beatrice Bocci. I due si sono sposati, optando per il rito religioso, nel lontano 2014. Ma prima di quel giorno hanno deciso insieme di optare per la via “casta”.

“In quel momento stavamo insieme da diversi anni e avevamo due figli, eravamo in pellegrinaggio a Medjugorje e stavamo arrivando al punto di mettere Gesù al centro”, aveva raccontato il conduttore in un'intervista rilasciata a Eleonora Daniele a Storie Italiane.

“Questo percorso non è facile con la sola forza umana... È una preparazione al sacramento del matrimonio, dove c'è la pienezza della vita sessuale. É durato 3 anni, così abbiamo finalmente celebrato le nozze vere che avevamo nel cuore, in Chiesa, è stato perché nella nostra perseveranza abbiamo offerto questo piccolo dono al Signore”. 

Papa Francesco vara le nuove linee guida sui matrimoni

Il Vaticano ha infatti varato, nella giornata di ieri, nuove linee guida per la preparazione al matrimonio: percorsi più lunghi e suddivisi in vari step, catechesi che si prolunga anche dopo le nozze e una maggiore attenzione alle coppie in crisi.

L'obiettivo è quello di evitare che una persona per sposarsi in Chiesa impieghi poche settimane e poi vada incontro ad un "fallimento", come dice il Papa, introducendo un vero e proprio "catecumenato" e ricordando che per diventare sacerdoti sono necessari invece anni e anni di seminario.

Sul rapporto uomo-donna, parlando in un altro contesto, quello dell'udienza generale a Piazza San Pietro, Papa Francesco ha sottolineato che il servizio non e' "una faccenda di donne". "Il servizio evangelico della gratitudine per la tenerezza di Dio non si scrive in nessun modo nella grammatica dell'uomo padrone e della donna serva", ha chiarito il Pontefice.

Papa Francesco: “Niente amore prima delle nozze. La Chiesa abbia il coraggio di proporre la castità ai fidanzati”

Per arrivare al matrimonio cammini rinnovati, dunque, ma confermando la linea della Chiesa cattolica, a partire dalla castità. "Non deve mai mancare il coraggio alla Chiesa di proporre la preziosa virtù della castità, per quanto ciò sia ormai in diretto contrasto con la mentalita' comune", si legge nel documento del Dicastero per i laici che traccia le nuove linee per la preparazione al matrimonio.

"Vale la pena di aiutare i giovani sposi a saper trovare il tempo per approfondire la loro amicizia e per accogliere la grazia di Dio. Certamente la castità prematrimoniale favorisce questo percorso". E "anche nel caso in cui ci si trovasse a parlare a coppie conviventi, non è mai inutile parlare della virtù della castità'".

Astinenza che, sempre secondo il documento del Vaticano, può essere praticata in alcuni momenti anche nello stesso matrimonio. Per i ragazzi e i giovani, al di la' della preparazione del matrimonio, si parla poi di educazione sessuale da ricevere nello stesso contesto di catechesi nelle parrocchie.

Papa Francesco e la castità fino al matrimonio, la Chiesa apre le porte alle coppie conviventi 

Quanto invece alle coppie che già convivono, la Chiesa apre le porte al sacramento ma pensando a percorsi di catechesi ad hoc. "L'esperienza pastorale in gran parte del mondo mostra ormai la presenza costante e diffusa di 'domande nuove' di preparazione al matrimonio sacramentale da parte di coppie che già convivono, hanno celebrato un matrimonio civile e hanno figli.

Tali domande, sottolinea il Dicastero per i laici, "non possono più essere eluse dalla Chiesa, nè appiattite all'interno di percorsi tracciati per coloro che provengono da un cammino minimale di fede; piuttosto richiedono forme di accompagnamento personalizzate".

Il dopo-matrimonio dovrebbe prevedere un accompagnamento da parte della Chiesa sia perche' permangono questioni importanti come "la regolazione delle nascite" o "l'educazione dei figli", ma anche per aiutare la coppia a non entrare in crisi anche se, in alcuni casi, sono "inevitabili", ammette il Vaticano e in quel caso l'accompagnamento dovrà essere garantito anche a coloro che vivono la fine del loro matrimonio. 

Papa Francesco ai giovani: "Niente amore prima delle nozze". Il commento di Ettore Gassani, presidente di AMI

Sulla scia delle parole di Papa Francesco è arrivato anche il commento dell'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Associazione Matrimonialisti Italiani. "Quella roccaforte del matrimonio che era l'Italia sta facendo ormai acqua da tutte le parti. Ci si sposa molto di meno e si divorzia sempre di più. Da questo punto di vista, il volto del nostro Paese è cambiato profondamente dagli anni '70 ad oggi. Avevamo un'Italia con 500.000 matrimoni all'anno nel '70, ne abbiamo oggi 100.000 e un numero enorme di separati e divorziati", ha commentato l'avvocato in un'intervista all'Adnkronos.

Secondo Gassani, la preparazione alla vita matrimoniale potrebbe, in parte, contribuire a modificare quell'"atteggiamento consumistico degli italiani, in voga negli ultimi anni, di sposarsi al buio. Parliamo dei cosiddetti speed marriage, ovvero i matrimoni senza consapevolezza, senza senso di responsabilità. Il riflesso di questo atteggiamento è nel numero elevato di separazioni e divorzi. Nel nord Italia ormai ci separiamo come ci si separa nei paesi del nord Europa".

"Dal primo momento di crisi nella vita matrimoniale, si va dall'avvocato e si sfascia tutto. Quindi ben venga il richiamo del Papa che ritengo non sia solo religioso, ma laico e sociale. I corsi prematrimoniali dovrebbero essere attivati e fatti in modo serio, ma soprattutto deve esserci responsabilità nella scelta, non deve essere l'orologio biologico a decidere", sottolinea Gassani.

Un altro dato da evidenziare: "il tasso di nuzialità è molto basso o comunque i matrimoni avvengono in età già matura". Se prima, spiega Gassani, "ci si sposava a 26-27 anni, oggi la media si è elevata: 32 lei, 35 lui. E figli si fanno sempre più tardi, sempre di meno". Se, dunque, il documento Vaticano "è orientato a ricostruire il concetto di famiglia, di vita matrimoniale in senso laico, ben venga, perché la famiglia è la più grande ricchezza di un Paese".

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