60enne avvicina due bambine e le bacia: choc ad Assisi

Un uomo albanese già noto alla polizia è stato denunciato e accusato di violenza sessuale

a cura di Redazione
Cronache

Assisi, un 60enne ha avvicinato e baciato due bambine: l'accusa è di violenza sessuale

Un uomo di 60 anni è stato accusato di violenza sessuale per aver avvicinato due bambine ed averle baciate. L’episodio si è verificato lo scorso giovedì ad Assisi durante i festeggiamenti del Calendimaggio, lo storico evento della città. L'uomo, un cittadino albanese con precedenti di polizia, è stato fermato e portato in commissariato, grazie alla denuncia dei genitori delle vittime, mentre era a piede libero. 

“Nella festa della primavera e dell’amore (Calendimaggio, ndr) nessuno può permettersi licenze violente. Questo non è, non è stato e non sarà mai il nostro Calendimaggio”. A commentare il triste accaduto è Marco Tarquinio, presidente dell’ente che organizza l'evento, oltre che giornalista ed ex direttore di Avvenire. “Grazie alle forze di polizia per la pronta e rasserenante vigilanza e alle piccole coinvolte e alle loro famiglie per l’altrettanto pronta e civilissima denuncia”, conclude Tarquinio. 

"La vera sfida contro la pedofilia è la prevenzione"

Intanto proprio oggi, venerdì 5 maggio, ricorre la giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. "Giornate come quella di oggi richiamano tutti a una comune responsabilità: quella di individuare misure e iniziative efficaci per prevenire e contrastare la pedofilia e la pedopornografia. Si tratta di crimini odiosi e complessi che calpestano, più di altri, i diritti di bambini e adolescenti e che producono conseguenze drammatiche, non solo nell’immediato ma anche nel futuro con effetti sulla salute mentale delle vittime". A parlare così Carla Garlatti, l'Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.

"La violenza, purtroppo, - prosegue Garlatti - avviene in diversi ambienti: tra le mura domestiche, a scuola e nei luoghi in cui i ragazzi si riuniscono o svolgono attività. È essenziale che ciascuno presti attenzione ai segnali di un possibile abuso. Non è sempre facile riconoscerli: per questo serve formazione e sensibilizzazione". "La vera sfida è dunque la prevenzione, da realizzare innanzitutto sul piano culturale ed educativo. Come Autorità garante - conclude - abbiamo avviato in questi anni iniziative di formazione e di sensibilizzazione con le forze di polizia e i tecnici sportivi e siamo aperti a promuoverne di analoghe con altre categorie di professionisti e operatori".

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