Don Virginio Colmegna volta pagina: dalla Casa della Carità al progetto Son

Va a vivere in una comunità dove i disabili possono sperimentare l'autonomia senza i genitori: ecco perché ha lasciato la presidenza dopo vent'anni

Don Virginio Colmegna (Imagoeconomica)
Cronache

Don Virginio Colmegna va a vivere a Son, "Speranza oltre noi", una comunità nata per ospitare i disabili le cui famiglie non potranno più occuparsi di loro

A 77 anni don Virginio Colmegna inizia una nuova avventura nel sociale, fondando la comunità Son, Speranza oltre noi, dove vivrà dopo aver lasciato la presidenza della Casa della Carità di Milano. Prete di frontiera per tutta la sua vita, ha sempre proposto e vissuto la giustizia sociale in una dimensione cristiana, come servizio verso gli ultimi.

Si tratta di un progetto di edilizia solidale, "Abitiamo il futuro", nel quartiere Adriano di Milano, un luogo dove le persone disabili possono sperimentare l'autonomia senza i genitori, ma anche un luogo di animazione culturale, aperto al territorio e accogliente verso tutte le fragilità. 

L'inaugurazione della nuova "casa" del don è avvenuta a fine ottobre. I lavori sono andati avanti per tutta l'estate nella cascina e nell'edificio nuovo costruito di fianco. L'investimento è stato di 3,7 milioni di euro, ricavati dalle donazioni e dalle raccolte fondi attraverso Banca Etica e altri. 

Queste le parole di don Colmegna: "È un servizio con la voglia di innovare, perché nessuno si senta abbandonato, una rete di famiglie che danno solidità affettiva al progetto. Da questa mia antica idea è nata la fiducia, anche da parte di monsignor Delpini che ancora non era stato nominato arcivescovo quando gliel'ho spiegata. Abbiamo tante idee, fra cui quella di una scuola popolare sull'ecologia, visto che qui c'è tanto verde".

E continua: "Con Son stiamo vivendo un’esperienza di accoglienza rivolta a famiglie che vivono una situazione di disabilità e che si stanno cimentando con il “Dopo di noi”. Però dall’inizio non abbiamo voluto solo costruire una struttura, ma impegnarci sul tema dei diritti, con la promozione di convegni e altri appuntamenti culturali".

L'assessore comunale al Welfare Lamberto Bertolé ha commentato così il progetto: "Progetti come questo fanno sì che Milano diventi la città inclusiva per cui stiamo lavorando, insieme al terzo settore e al privato sociale impegnate ogni giorno per garantire assistenza, diritti e sostegno". 

Don Colmegna ci andrà ad abitare con suo figlio adottivo Davide, la compagna di Davide ed altri amici. Da qui la decisione di voltare pagina, lasciando la Casa della Carità della quale era Presidente fin dal 2002, anno della sua fondazione, per volontà del Cardinale Martini. Una mossa programmata da tempo e che vede al suo posto l'arrivo di Don Paolo Selmi, classe 1966, già parroco nel quartiere Barona di Milano.

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