Frasi su Balotelli e Hitler: assolto Castellini, ultrà del Verona e leader FN

Doppia assoluzione per Luca Castellini di FN: aveva detto “Balotelli mai del tutto italiano” e fatto battuta su Hitler sponsor della festa della curva Verona

di Antonio Amorosi
Cronache

Assolto Luca Castellini, ultrà del Verona che disse di Balotelli "non del tutto italiano"

Per la “vicenda Balotelli” il fatto non sussiste e la battuta su Adolf Hitler non costituisce reato. Questa la decisione del tribunale dopo che la Procura di Verona ha chiesto per Luca Castellini una duplice condanna. Il collegio, presieduto dal giudice Raffaele Ferraro, lo ha doppiamente assolto.

L’accusa contestava all’ultras del Verona e dirigente di Forza Nuova Luca Castellini un fatto accaduto nel 2017, imputandogli la violazione della legge 85 del 2006 che punisce i reati di opinione. Durante una festa allo stadio Bentegodi, concesso dall’assessorato preposto del Comune di Verona, Castellini prende la parole e dice: “Chi ha permesso questa serata, chi ha pagato tutto ha un nome...”. Tutti si aspettano i ringraziamenti per l’assessore e invece Castellini aggiunge: “Adolf Hitler!”. La curva subito dopo canta il coro: “Siamo una squadra fantastica, una squadra fatta a svastica”. Un video rende famoso il caso e il clamore arriva fino alla Procura.

Nel 2019 invece, durante la partita Verona Brescia, Balotelli interrompe il gioco e scaglia il pallone contro la curva veronese per presunti “ululati” contro di lui. Su un’emittente radiofonica padovana, Radio Café, Castellini reagisce così: “Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza, ma non potrà mai essere del tutto italiano”. E aggiunge: “Noi (del Verona, ndr) un giocatore di colore, forte, lo abbiamo… è un 18enne, è stato il migliore in campo ed è stato applaudito”.

Da lì viene spolverata la legge Mancino e l’ultras diventa imputato per discriminazione razziale e per aver avallato la presunta inferiorità di un gruppo etnico.

Castellini aveva poi spiegato, alla stessa radio, cosa intendesse dire: “Noi abbiamo una cultura identitaria di un certo tipo, siamo una tifoseria che è dissacrante, che prende per il c... il giocatore pelato, quello con i capelli lunghi, il giocatore meridionale e il giocatore di colore, ma non lo fa con istinti politici o razzisti. Questo è folklore, si ferma tutto lì”.

L’avvocato di Luca Castellini Andrea Bacciga: “Castellini non ha violato la legge. Si è andati con rito direttissimo, atipico, saltando l’udienza preliminare. Si va davanti a un collegio di giudici, noi come difesa abbiamo chiesto il rito abbreviato, subordinato all’esame dell’imputato e all’aver sentito un testimone afroitaliano. L’accusa chiedeva 6 mesi e 4 mesi di condanna”.

Si parla di opinioni, condivisibili o meno, ma sempre di opinioni o no?

“Per condannare la norma e la giurisprudenza chiedono un atto concreto”, spiega ancora Bacciga ad Affaritaliani, “ad esempio se il Castellini avesse detto ‘questa festa è stata sponsorizzata da Adolf Hitler per cui dovete andare a picchiare gli africani' e qualcuno poi dopo lo avesse fatto davvero. Stesso dicasi per la questione Balotelli che non è stato discriminato in quanto nero, ma perché ha interrotto la partita e buttato fuori il pallone, quindi per il suo comportamento, non per il colore della carnagione”.

Erano costituite parte civile l’Aned di Verona, l’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi nazisti e il Circolo Pink, associazione che cura l’accoglienza di migranti gay presenti sul territorio veronese?

“Sì, ma a una domanda diretta, a bruciapelo, del pubblico ministero, su cosa pensasse dell’Olocausto Castellini ha risposto: ‘L’Olocausto è stata una cosa atroce’

La deposizione di un amico afroitaliano ha rinforzato la posizione di Castellini. Il ragazzo è anche collega di lavoro dell’ultrà. Ha raccontato che l’imputato non ha mai avuto nei suoi confronti atteggiamenti discriminatori o con valenza razziale. “Sono sempre andati d’accordo, l’ha accolto sul lavoro, gli ha insegnato il lavoro e non ha mai riscontrato atteggiamenti razzisti nei suoi confronti”, racconta l’avvocato Bacciga ad Affaritaliani.

Anche questo fa sì che l’imputato non possa essere associato a una qualsivoglia dinamica razzista. Le parti attendono ora di leggere le motivazioni dei giudici, tra 90 giorni, che renderanno più chiara la decisione di assoluzione.

 

 

 

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