Politica
Governo Meloni: "derby" tra big della Lega per le presidenze delle due camere
Giorgetti punta alla Camera e Calderoli al Senato: difficile accontentare entrambi e per la seconda carica dello Stato c'è in gioco anche La Russa
Senato: coi numeri risicati, Meloni preferisce il fedelissimo La Russa a Calderoli, fin troppo scaltro nelle tecniche parlamentari
Un derby. Un derby tra due esponenti storici della Lega, presenti fin dall'inizio e che hanno attraversato tutte le fasi del Carroccio, dagli inizi con Umberto Bossi al periodo della secessione della Padania, fino a Roberto Maroni segretario e poi all'epoca di Matteo Salvini. Nei Palazzi romani del potere raccontano come sia in atto un corteggiamento (rigorosamente politico) da parte di Giancarlo Giorgetti e di Roberto Calderoli nei confronti della premier in pectore Giorgia Meloni.
Il primo, ministro uscente dello Sviluppo economico e primo sponsor di Mario Draghi in Via Bellerio, punta dritto alla presidenza della Camera, essendo ormai chiaro che sarà fuori dall'esecutivo di Centrodestra; il secondo, ex ministro famoso per il falò contro la burocrazia, ha nel mirino la presidenza del Senato, seconda carica dello Stato. La Lega, quasi certamente, avrà una delle due Camere, ma ovviamente non entrambe, ed ecco che - raccontano - a colpi di telefonate e messaggi è scattato il corteggiamento politico della presidente di Fratelli d'Italia. Se Giorgetti va alla guida di Montecitorio, a Palazzo Madama andrà Ignazio La Russa e se invece sarà Calderoli a vincere il derby leghista, alla Camere dovrebbe andare un esponente di Forza Italia, probabilmente Deborah Bergamini.
Il tutto mentre Salvini non rinuncia al ministero dell'Interno tanto che fonti ufficiali della Lega fanno sapere che "non ci sono veti di alcun tipo su Matteo Salvini, il cui ottimo lavoro ai tempi del Viminale non è in discussione". Frase un po' criptica che lascia perplessi perfino gli stessi leghisti e che lascia spazio a diverse interpretazioni. Ma, tornando ai presidenti dei due rami del Parlamento, fonti qualificate di FdI fanno sapere che, visti i numeri risicati del Senato e considerando la grandissima abilità di Calderoli nei giochi parlamentari, Meloni preferirebbe La Russa a Palazzo Madama, temendo che Calderoli possa in qualche modo favorire i temi (e non solo) cari alla Lega. Giorgetti a Montecitorio viene invece considerata dal partito di maggioranza assoluta una scelta istituzionalmente di "alto profilo" ma politicamente "innocua".