Bar le offre mille euro al mese per un full-time. Lei: "È sfruttamento"

La giovane in cerca di occupazione ha denunciato sui social l'offerta di lavoro ricevuta: "Non vi faccio da serva"

Redazione Cronache
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Un bar propone a una ragazza un contratto di mille euro al mese. Lei si sfoga sui social: "È sfruttamento"

Sara, una ragazza residente a Cerenova, in provincia di Roma, ha denunciato l'offerta di lavoro fattale da un bar della zona. Alla giovane è stato proposto un rapporto di lavoro da mille euro così composto: sette ore e mezza al giorno di lavoro, un solo riposo a settimana, festivi e domeniche incluse, straordinari non pagati. Sara ha deciso non solo di rifiutare l'offerta, ma ha affidato ai social il suo sfogo. 

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Il post di Sara sui social

Sara ha iniziato il suo post di denuncia sui social, allegando la foto del contratto offerto: "Questo è il contratto che mi è stato proposto da un noto bar di Cerenova. Specifico che il suddetto bar è sempre pieno di gente, quindi le entrate non mancano di certo. Si parla di un lavoro 6 su 7, festivi e domeniche incluse, 7:30 h al giorno per uno stipendio di mille euro per un totale di circa 200 h al mese (ah ovviamente straordinari non pagati idem festivi, sia chiaro). Già da qui si può intuire molto. Quasi 5 € l'ora".

Il racconto di Sara continua: "Non esiste nessun genere di pausa, anche andare al bagno è un lusso e naturalmente non ti passano nulla da mangiare nonostante gli orari lo prevedano. Ora veramente vogliamo continuare a dire che il problema sono i giovani, il reddito, il non voler fare la gavetta, la mancanza di voglia? Davvero? Questo è sfruttamento. Iniziate a pagare i dipendenti come si deve e vedrete che fila fuori i vostri locali. Ovviamente io il contratto l'ho rifiutato, nonostante abbia bisogno di lavorare, ma alla soglia dei quasi 30 anni sono davvero stufa di fare la serva".

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Il segretario generale della Cgil Roma e Lazio raccoglie la denuncia di Sara

Il post pubblicato da Sara è stato ripreso anche da Natale Di Cola, segretario generale della Cgil Roma e Lazio, che ha definito "indegna" la proposta di lavoro ricevuta dalla ragazza. A tal proposito Natale di Nicola aggiunge al post: "Un contratto a tempo determinato, part-time di quattro ore settimanali e con uno degli inquadramenti più bassi. Nei fatti 6 giorni su 7, festività e domeniche incluse ma non riconosciute, senza pausa pranzo, quasi 8 ore al giorno, 200 al mese per circa 5 euro l’ora. Si è rifiutata ed ha deciso di raccontarlo. In questi giorni, purtroppo, c’è anche chi la deride e la offende per aver detto no allo sfruttamento e al lavoro nero. A Sara diciamo che non è sola, è una di noi, le faremo quadrato attorno".

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