Calabria, la procura apre un'inchiesta sul viadotto crollato

La procura di Castrovillari apre un'inchiesta sulle responsabilità del crollo del viadotto calabrese. L'intervista al sindaco "sui precedenti"

Di Redazione Cronache
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Calabria, il viadotto crollato desta sospetti: la procura apre l'inchiesta

La procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo di inchiesta per indagare le responsabilità dietro al crollo che ha coinvolto - mercoledì 3 maggio - parte del viadotto sulla strada statale 177 Sila-Mare nel tratto che collega il comune di Longobucco alla costa jonica. A quanto risulta, è stata l’inclinazione di un pilone a provocare il cedimento; di conseguenza la chiusura della strada - solo un’ora prima - è stata provvidenziale perchè ha scampato il pericolo che si registrassero vittime.

Più che il fatto in sé, che  - dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova - purtroppo non suscita più grande sconcerto, a creare scompiglio sono soprattutto i precedenti del viadotto, che contemplano un crollo dopo appena nove anni. Affaritaliani ha voluto sviscerare la vicenda intervistando il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo per snocciolare gli aspetti più "controversi della vicenda".

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