Calissano, indagato ex amministratore. Prelievi sospetti dal conto dell'attore
Nel mirino, a seguito della denuncia dei familiari, l’ex avvocato e tutore del suo patrimonio che replica: "Legato a Paolo per 15 anni, mi difenderò"
Paolo Calissano, prelievi sospetti dal conto prima della morte
Non smette di far parlare la morte di Paolo Calissano, l'attore 54enne diventato famoso per fiction come Vivere e la Dottoressa Giò, trovato senza vita sdraiato a letto nella sua casa di Roma la notte prima di Capodanno 2021. Ucciso, secondo gli inquirenti capitolini, da un’intossicazione da farmaci antidepressivi. La Guardia di finanza di Genova indaga, infatti, da alcune settimane sulla gestione del patrimonio di Calissano, un patrimonio che si sarebbe progressivamente assottigliato nel tempo a causa di una serie di prelievi sospetti di danaro dai conti correnti per un totale – riporta il Corriere della Sera – di un milione di euro (mentre inizialmente la cifra sembrava di 70.000 euro). Prelievi sospetti a cui si aggiungerebbe, secondo la procura di Roma, l’ipotesi della circonvenzione d’incapace da parte di chi per 13 anni, ha ricoperto il ruolo di amministratore di sostegno dell’attore, l’avvocato Matteo Minna.
Calissano, l'ex tutore e avvocato Minna indagato per peculato e circonvenzione di incapace
A dare il via alle verifiche degli inquirenti è stata una denuncia presentata in Procura dai familiari di Calissano. Si tratterebbe di soldi che l'attore avrebbe guadagnato attraverso la partecipazione a diverse società, una delle quali è la Autopark V maggio srl, poi liquidata. "È una fase delicata delle indagini - spiega l'avvocato Santina Ierardi che assiste i familiari dell'attore - e non commentiamo nulla". Tra le operazioni al vaglio degli inquirenti ci sono una decina di bonifici partiti nel corso del 2019 da un conto intestato a Paolo Calissano e destinati a Minna, per spese e finanziamenti della Autopark. Ma a fronte di questi bonifici nella contabilità della società risulterebbero stanziamenti molto inferiori provenienti da Calissano. “Per 15 anni sono stato anche il legale di Paolo – ha detto proprio Minna, senza entrare nel merito – Replicherò a queste accuse nelle sedi opportune”.