Politica
Legge di Bilancio, Carabinieri chiedono incontro con Meloni. "Presi in giro"
L'appello delle Forze dell'Ordine: "Non è più tempo di promesse, occorre passare ai fatti".
Legge di Bilancio, il Co.Ce.R. dei Carabinieri chiede un incontro con la premier Meloni. "Ci sentiamo presi in giro”
È entrata in vigore solo da pochi giorni la Legge di Bilancio per il 2023, ma le discussioni attorno al provvedimento del governo sembrano essere appena iniziate. A destare clamore, in particolare, l’esposto avanzato dalla Sezione dei Carabinieri del Consiglio Centrale di Rappresentanza che – come riportiamo in esclusiva su Affaritaliani.it – chiede a gran voce un incontro con la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. La ragione? “Ci sentiamo presi in giro, dateci la possibilità di ricrederci”. Si conclude così l’accorato comunicato stampa, che esordisce parlando appunto di un “necessario e indifferibile urgente incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri, per affrontare concretamente lo stato di disagio vissuto dai Carabinieri e da tutti i colleghi delle altre Forze di Polizia e Forze Armate, non considerati minimamente nella recente Legge di bilancio”.
Tanti i punti, secondo il Consiglio Centrale di Rappresentanza, da esaminare, “dalla previdenza agli straordinari, dal rinnovo del contratto di lavoro alle nuove incombenze discendenti dalla legge Cartabia”, “consapevoli delle difficoltà del momento e unanimi nel considerare importante la risoluzione del caro energia, anche e soprattutto attraverso la lotta alla speculazione”. “Il personale in uniforme – continua il comunicato – nonostante tutto continua a garantire la sicurezza dei cittadini nel territorio nazionale e al di fuori di esso, ha bisogno di risposte concrete su aspetti che incidono drasticamente sul benessere degli operatori e sulla loro motivazione”. Non è più il tempo di promesse, è l’appello delle Forze dell’Ordine, “occorre passare ai fatti ed è per questo che a nome degli oltre 100.000 Carabinieri e non solo chiediamo di essere convocati. Conoscere le esigenze direttamente da chi vive il territorio e le problematiche del servizio consentirà di delineare una linea strategica di intervento, permettendo a questo Governo di realizzare ciò di cui abbiamo bisogno”
I numeri della Legge di Bilancio sulla Difesa e le Forze Armate
Invero la Legge di Bilancio 2023 non ha mancato di intervenire anche sul tema della Difesa, e più in particolare delle Forze Armate, attraverso il potenziamento dell’organico. In particolare, si legge sul testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, “… 649. Per le esigenze di funzionalità delle Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, all’articolo 801 del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, le parole: « 155 unità » sono sostituite dalle seguenti: « 271 unità »; b) al comma 4, dopo la lettera b) è inserita la seguente: « b-bis) gli ufficiali generali e di gradi corrispondenti impiegati come capi o vicecapi ufficio degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della difesa di cui all’articolo 14, comma 2, lettere b) e c), del regolamento »; c) al comma 6, le parole: « 10 unità » sono sostituite dalle seguenti: « 15 unità » e dopo la parola: « b), » è inserita la seguente: « b-bis)»”. E ancora: “… 650. Per l’attuazione delle disposizioni di cui al comma 649 è autorizzata la spesa di 11.481.675 euro annui a decorrere dall’anno 2023”.