Caro energia, povertà record in Italia: la crisi colpisce 2,6 mln di italiani
Il rincaro dei prezzi ha spinto sempre più famiglie a chiedere aiuto alle associazioni benefiche
Allarme povertà: in Italia 2,6 milioni di persone chiedono aiuto per mangiare
Numeri da paura quelli diffusi da Coldiretti in occasione della Giornata dell'alimentazione, celebratasi ieri 16 ottobre: secondo le analisi sui dati del Fondo per l'aiuto europeo agli indigenti (Fead), in Italia ci sono 2,6 milioni di persone che sono costrette a chiedere aiuto per mangiare, facendo ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari, anche per effetto del caro bollette scatenato dalla crisi energetica per la guerra in Ucraina.
"Con l'aumento dei prezzi del carrello della spesa cresce il numero di persone che non possono più permettersi pasti regolari dovendo ricorrere alle associazioni benefiche che hanno aiutato tra gli altri 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni), 31.846 disabili – si legge nel comunicato – Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia e dalla crisi energetica”.
Le forme di aiuto per chi è senza cibo
La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli".
Contro la povertà – ha ricordato la Coldiretti - è cresciuta anche la solidarietà, dalle organizzazioni di volontariato alle imprese ai singoli cittadini: con l'esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica, per esempio, sono stati raccolti oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, donati ai più bisognosi.
Più poveri nel mondo
I numeri sono destinati a peggiorare – ha continuato l’associazione – a causa dei problemi agli approvvigionamenti di cereali, alla crescita dei prezzi alimentari e alla crisi energetica scatenati dalla guerra in Ucraina"; a rischiare di più sono i 53 Paesi dove la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l'alimentazione, e risentono quindi in maniera devastante dall'aumento dei prezzi. Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite World Food Programme (Wfp) la crisi alimentare globale, con shock climatici e conflitti, ha spinto, solo nei primi mesi del 2022, il numero di persone gravemente affamate nel mondo da 282 milioni a 345 milioni.
“Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro - ha affermato il presidente Prandini - Occorre anche lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione”.
Per sostenere i redditi degli agricoltori, e garantire gli approvvigionamenti alimentari, è nata la prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market promossa da Coldiretti e Campagna Amica, e supportata dalla Fao. Si tratta di uno strumento che da un lato accompagna i governi verso l'adozione di un quadro normativo specifico, e dall'altra assiste le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o in Canada, con supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori.