Eduardo De Filippo illumina Shakespeare: La Tempesta al Globe Theatre di Roma

La potenza e la particolarità del dialetto napoletano forniscono una nuova – suggestiva - dimensione all’opera di Shakespeare

Di Giuseppe Vatinno
Cronache

Eduardo De Filippo illumina Shakespeare: La Tempesta al Globe Theatre di Roma

Dal 2 al 6 agosto, alle ore 21, è andata in scena all’arena estiva del Globe Theatre di Roma, nella magnifica cornice verde di Villa Borghese, lo spettacolo "LA TEMPESTA" (1611), nella versione “tradotta” da Eduardo De Filippo nel 1984, su commissione di Einaudi. Un progetto a cura di Arturo Cirillo con la regia di Andrea Lucchetta e in collaborazione con l’Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico. Per i vent'anni del Globe, la programmazione nella nuova arena a Villa Borghese comprende i grandi successi delle scorse stagioni.

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“La tempesta nella versione di Eduardo de Filippo”, un poeta, a suo modo, che oltre che tradurre Shakespeare in napoletano, lo ha anche reinventato con la forza e la bellezza della sua lingua. Questo capolavoro è stato messo a disposizione (per gentile concessione degli eredi del grandissimo attore e drammaturgo napoletano) di un giovane regista campano, Andrea Lucchetta, allievo del corso biennale dell’Accademia Nazionale Silvio D’Amico di Roma e i suoi giovani compagni di scena, allievi ed ex allievi sempre dell’Accademia, che avranno l’emozione di recitare per la prima volta questa versione.

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Si ricorda infatti che esiste una registrazione sonora dove il grande Eduardo faceva tutte le voci, per le marionette dei Fratelli Colla, e quella è stata l’unica trasposizione scenica che si è avuta finora di questa traduzione, per una sfida sotto il segno dell’invenzione. Come in fondo è una invenzione la stessa isola di Prospero, e come in fondo sempre dovrebbe esserlo il teatro.

La potenza e la particolarità del dialetto napoletano hanno fornito una nuova –suggestiva- dimensione all’opera di Shakespeare. Lo stesso Eduardo aveva spiegato la scelta, tra le tante possibili, de “La Tempesta”: “Sebbene sia stato trattato in modo indegno da suo fratello, dal re di Napoli e da Sebastiano, Prospero non cerca la vendetta bensì il loro pentimento. Quale insegnamento più attuale avrebbe potuto dare un artista all’uomo di oggi, che in nome di una religione o di un ideale ammazza e commette crudeltà inaudite, in una escalation che chissà dove lo porterà?”

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La rappresentazione ha coinvolto i numerosi spettatori dell’arena presentando il curioso “esperimento” di De Filippo che è stato a lungo applaudito anche durante la recita. Segnaliamo però la totale assenza di indicazioni per trovare l’arena dentro Villa Borghese e il volume dei microfoni degli attori decisamente troppo alto.

Attori e interpreti

Ariele:
Anna Bisciari
Ferdinando:
Jacopo Carta
Gonzalo:
Doriana Costanzo
Antonio:
Alessio Del Mastro
Calibano:
Vincenzo Grassi
Trinculo:
Federico Nardoni
Prospero:
Massimo Odierna
Alonso:
Eros Pascale
Stefano:
Fausto Peppe
Miranda:
Maria Vittoria Perillo
Sebastiano:
Marco Selvatico

Regia:
Andrea Lucchetta

Traduzione e adattamento:
Eduardo De Filippo

Musiche:
Elisabetta Serio

Costumi:
Nika Campisi

Disegno luci:
Umile Vainieri

Supervisione:
M° Arturo Cirillo

Scene:
Dario Gessati

Assistente alla regia:
Enrico Torzillo

Direttore di scena:
Javier Delle Monache

Sarta:
Forconi Valeria

Foto di scena:
Manuela GiustoProdotto da Politeama s.r.l. e Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”
Il programma potrebbe subire variazioni

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