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Sciopero attori Hollywood, solo il 14% può pagarsi l’assicurazione sanitaria

Di Redazione Cronache

Le proteste negli Usa non si fermano: la difesa dei diritti del comparto dell'intrattenimento vertono su tre fronti principali: ricavi streaming, salari e IA

Sciopero attori, paghe misere e sfruttamento infiammano Hollywood

Lo sciopero che sta paralizzando l’industria cinematografica hollywoodiana non accenna a trovare una via di risoluzione. Del resto, dopo le trattative fallite con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, ora il sindacato degli attori Sag-Aftra sta facendo fronte comune con la Writers Guild of America per contrattare un equo accordo.

Proprio in funzione di questo principio fondamentale sono stati diffusi i dati sui compensi degli oltre 160mila membri che appartengono all’organizzazione, da cui emerge che il 7% degli attori di Sag-Aftra guadagna poco più di 80mila dollari nell’arco di 12 mesi d’ingaggi e solo il 14% ne percepisce 26.470 all’anno per poter accedere alla copertura sanitaria.

Sciopero Hollywood, "Lo streaming genera disparità senza precedenti"

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Come riporta Repubblica, il vertice che si appresta a ridiscutere l’accordo verterà dunque su tre fronti: una quota maggiore dei ricavi dello streaming, protezioni dall’intelligenza artificiale e aumenti salariali minimi.

In proposito, “i servizi di streaming stanno generando una disparità senza precedenti nel rapporto artisti-studios. Piattaforme come Netflix, Hulu, Amazon Prime e Disney Plus registrano una crescita costante, senza fornire dati sulle visualizzazioni, mentre i pagamenti per gli attori rimangono modesti.

In passato, i diritti residuali, cioè i pagamenti che gli interpreti ricevono per le repliche di film o programmi tv, contribuivano al nostro benessere finanziario. Adesso, ci arrivano pochi centesimi” ha spiegato l’attore di General Hospital, Joe Willand.