Fabrizio Corona finisce in riabilitazione: la sua vera droga sono i guadagni
La condotta di Corona sarebbe “soddisfacente”, per questo l'ex agente fotografico ai domiciliari potrà fare volontariato nella comunità di Limbiate
Corona, in riabilitazione nel monzese. Per i giudici l’ex agente soffrirebbe di una “dipendenza patologica dai guadagni”
L’ex agente fotografico, in detenzione domiciliare, sconterà ciò che resta della sua pena facendo volontariato in una comunità di riabilitazione a Limbiate, nel monzese. Secondo il Tribunale di Sorveglianza di Milano, la condotta di Fabrizio Corona negli ultimi tempi sarebbe stata “soddisfacente” nonostante le “sporadiche trasgressioni”.
Un premio per Corona, dato anche dal forte “lavoro di introspezione” e dalla “patologia psichiatrica” di cui soffre l’ex agente fotografico delle star. Il tutto considerato il grave disagio di cui soffre l’uomo, ovvero una “dipendenza patologica dai guadagni” e delle “complesse e peculiari problematiche di tossicodipendenza, psichiatriche, socio-lavorative e familiari”.
Un insieme di fattori che ha orientato così i giudici: Corona dovrà recarsi per 4 ore ogni venerdì nella comunità di Limbiate. Il fine pena per l’ex agente è previsto per il 17 settembre 2024.