Giacomo Urtis finisce sotto processo: "Volto deformato dopo una puntura"

L'accusa al "re del botox" è di lesioni colpose. Il noto chirurgo dei vip è imputato anche in un procedimento legato ai "prelievi di sangue"

Cronache

Giacomo Urtis nei guai: doppio processo e accuse gravi

Giacomo Urtis dovrà affrontare un processo e le accuse che vengono mosse al "re dei botox" è pesante: lesioni colpose per un intervento con il filler. A denunciarlo è stata una sua paziente: "Mi ha deformato il volto dopo una puntura". Il chirurgo plastico dei vip, opinionista sul piccolo schermo, protagonista di mille comparsate in trasmissioni televisive - si legge su Repubblica, - di recente era stato anche intervistato anche da Francesca Fagnani a Belve su Rai Due. Una paziente ha deciso di trascinarlo in tribunale per aver avuto il volto deformato per tre settimane. La prima udienza del processo è fissata per il 5 aprile. Nel 2018 Urtis ha impiegato il filler acido ialuronico in una parte del viso che secondo l’accusa era sconsigliata per quel tipo di prodotto. E così ha riportato la presenza di "granulomi da corpo estraneo".

Questi granulomi, sempre secondo l’accusa, - prosegue Repubblica - sarebbero dovuto proprio all'iniezione. Urtis è noto anche per la sua particolare tecnica di ricrescita dei capelli. Che prevede la centrifugazione del sangue da reiniettare nel corpo capelluto. E proprio per questo il chirurgo era finito nel mirino del Nucleo Anti Sofisticazioni dei carabinieri. Perché non aveva, secondo i militari, le autorizzazioni necessarie per i prelievi e il trattamento del sangue. L’ipotesi di reato sollevata dalla procura di Milano in questa vicenda è che Urtis, in qualità di operatore, effettuava senza autorizzazione e a scopo di lucro i trattamenti sul sangue in una clinica privata di Milano. A ottobre 2021 è iniziato il processo, che è ancora in corso.

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