Giallo su Samantha, l'estetista abusiva: "Sono andata via, ma stava bene"
Pamela Andress, l'estetista che ha effettuato l'intervento, afferma di aver lasciato la casa quando Samantha era ancora in vita
Samantha Migliore, morta dopo un trattamento al seno fatto in casa
È giallo sulla morte di Samantha Migliore, la donna operata in casa al seno. "Quando me ne sono andata lei era ancora viva. Ho capito quello che era successo e che mi stavano cercando solo il giorno dopo, collegandomi a Internet e non riuscivo a credere a una cosa così terribile", queste le dichiarazioni di Pamela Andress, che si è costituita alla caserma dei carabinieri di Cento. La versione dell'estetista, da verificare, non collima con quella di Antonio. Pamela Andress, indagata, resta a piede libero.
Samantha è morta a 35 anni dopo un ritocchino al seno. La donna, madre di cinque figli, si era affidata alle cure di una sedicente estetista trans, Pamela Andress, che si sarebbe recata a casa sua con “una tanica di prodotto, che ha versato dentro delle vaschette di alluminio per gli alimenti”, testimonia il marito Antonio.
Pamela Andress avrebbe poi iniettato il silicone liquido – il cui uso in chirurgia estetica è vietato da oltre vent’anni - nel seno di Samantha con delle siringhe dall’ago molto spesso. Durante l’intervento, la donna si è sentita male fino a perdere coscienza e morire.
Il marito Antonio racconta di aver chiamato i soccorsi: per salvare sua moglie "sarebbe stata importante la testimonianza di Pamela Andress", unica in grado di ricostruire il procedimento e riferire quale prodotto e in che quantità era stato iniettato nel seno di Samantha. Ma Pamela è scomparsa. Con la scusa di una chiamata – forse indirizzata al proprio “mentore” – l’estetista è scappata con tutto il materiale. Continuano le indagini per chiarire le dinamiche della morte della giovane donna.