In cella da 32 anni: per il pg è innocente. Ma la giustizia è ferma da 3 anni
Beniamino Zuncheddu sarebbe stato incastrato da una falsa testimonianza. Il giudice ha ordinato di riaprire il caso ma a Roma la procedura è ferma da anni
Beniamino Zuncheddu e quel triplice omicidio. Per il pg un innocente è in carcere da 32 anni
Il caso di Beniamino Zuncheddu è emblematico per far capire i problemi della giustizia in Italia. Un pastore del Cagliaritano viene accusato di triplice omicidio, viene probabilmente incastrato dalla falsa testimonianza di un teste e dopo 32 anni si scopre che forse era innocente. Il pg, in seguito ad ulteriori indagini, decide di riaprire il caso e ordina la revisione del processo, ma - si legge su Il Messaggero - la Corte d’Appello di Roma, investita del caso, dopo tre anni dall'ordinanza non è si è ancora pronunciata. Nonostante la richiesta sia arrivata dallo stesso procuratore generale della Capitale Francesco Piantoni. Ieri è arrivato l’ennesimo rinvio: la Corte ha deciso di sentire il testimone chiave della vicenda e sua moglie, figlia di una delle vittime. Ma anche il poliziotto che ha condotto le indagini.
Se ne riparla il 13 ottobre, quando - prosegue Il Messaggero - si deciderà sull’eventuale sospensione della pena. L’uomo, oggi 59enne, protesta inutilmente la sua innocenza e si dispera, ma non viene creduto. L’ipotesi della difesa è che il teste chiave sia stato condizionato dal poliziotto che ebbe l’indicazione da un confidente. Ieri davanti a piazzale Clodio è andata in scena una manifestazione organizzata dal partito Radicale. Presenti Irene Testa, garante dei detenuti in Sardegna, l’avvocato Mauro Trogu, il sindaco di Burcei, Simone Monni, e Gaia Tortora, la figlia di Enzo, simbolo delle vittime della giustizia che sbaglia.
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"Siamo fiduciosi - ha commentato Irene Testa - la prossima udienza sarà cruciale e siamo sicuri che tutto si svolgerà in tempi rapidi". "Sono già quattro anni che siamo in attesa che la Corte si pronunci sulla scarcerazione di una persona, Beniamino, che è in carcere da oltre 30 anni. Tutti a Burcei sono convinti della sua innocenza. Aspettiamo che anche la giustizia italiana lo riconosca" ha commentato Monni.