Cronache
Verbali non ricevuti e motivazioni mancanti: multe stradali annullate
I Giudici di Pace condannano Comuni e Province
Multe stradali, raffica di annullamenti per migliaia di euro. E i Giudici di Pace condannano Comuni e Province
Raffica di annullamenti di cartelle, ingiunzioni e intimazioni per… multe stradali. Dalle Isole, passando per il Sud sino al Centro Italia, i Giudici di Pace non fanno sconti a Prefetture, Province e Comuni. Dopo un 2023 pieno di ricorsi accolti dai Giudici l'avvocato Cristiano Ceriello, responsabile legale dell'associazione dei consumatori “Difesa Consumatori e Contribuenti”, lancia l'appello a controllare quanto viene notificato dai Concessionari alla Riscossione dei Tributi. Da Palermo, passando per la Campania, la Puglia, il Lazio e la Capitale, i Giudici stanno annullamento migliaia di euro di richieste da parte delle Prefetture, Province e Comuni che, invero, nemmeno sanno provare il diritto ad incassare, appunto quando si va davanti al Giudice di Pace.
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“Spesso siamo in presenza di verbali mai ricevuti, addirittura in udienza non vengono nemmeno portate le copie delle presunte notifiche, o in alcuni casi l'Ente nemmeno si costituisce – come ribadisce l'avv. Cristiano Ceriello - pur in presenza di cartelle ed ingiunzioni per migliaia di euro che, però, vanno contestate in trenta giorni, pena il dover pagare cifre non dovute”.
Insomma, proprio ora che il Governo si appresta ad inasprire le sanzioni amministrative riformando il Codice della Strada, Difesa Consumatori e Contribuenti lancia l'allarme: giusta la sicurezza, giusto che chi sbaglia paghi, ma quando le somme non sono dovute opporsi è doveroso e, anzi, oramai è chiaro che una parte delle richieste sono infondate, nulle, illegittime e gli Enti sono condannati pure alle spese di giudizio che, chiaramente, saranno poi a carico sempre di noi contribuenti trattandosi di Pubbliche Amministrazioni.
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Ma attenti ai pignoramenti – ricorda anche il Dott. Pasquale Di Carluccio, presidente dell'associazione – sempre più frequenti si stanno facendo i pignoramenti sui conti correnti a danno di contribuenti e risparmiatori, soprattutto ora che i concessionari hanno ripreso la riscossione.