La Cassazione accoglie il ricorso: "Non obbligare i bambini a vedere nonni"

Una sentenza della Cassazione stabilisce che davanti a una "relazione sgradita e non voluta" non ci può essere "imposizione manu militari"

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La Cassazione accoglie il ricorso: "Non si possono costringere i bambini a vedere i nonni"

La Cassazione ha accolto il ricorso dei genitori di due bambini, che avevano dei rapporti difficili con i nonni e lo zio paterni. Questi pur di vedere i bambini si erano rivolti alla magistratura. I bambini, secondo quanto scrivono gli ermellini, non possono essere costretti, da provvedimenti del giudice, a frequentare gli 'ascendenti' in base alla considerazione che non ne trarrebbero comunque 'un pregiudizio'. La Cassazione, poi, avverte: non ci può essere alcuna 'imposizione manu militari' di una relazione sgradita e non voluta', soprattutto se si tratta di ragazzini capaci 'di discernimento' o che abbiano compiuto 12 anni.

La Cassazione accoglie il ricorso: "Non si possono costringere i bambini a vedere i nonni"

Ad avviso della Cassazione 'il compito del giudice non è quello di individuare quale dei parenti debba imporsi sull’altro nella situazione di conflitto, ma di stabilire, rivolgendo la propria attenzione al superiore interesse del minore, se i rapporti non armonici (o addirittura conflittuali) fra gli adulti facenti parte della comunità parentale si possano comporre e come ciò debba avvenire'. Nella vicenda valutata dalla Suprema Corte, gli stessi servizi sociali - hanno fatto presente i genitori nel reclamo agli ermellini - avevano constatato 'l’impossibilità di provvedere alla mediazione perché il conflitto risultava irrisolvibile'.

 

 

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