La modella e la finta malattia della pelle: 22 interventi e 4 mln. "Truffata"

La sentenza del Tribunale di Milano: tutto inventato dalla chirurga, ma nessuna condanna per lesioni. Solo risarcimento danni da 3 mln

Cronache

L'ex modella ucraina e la truffa: "Albania? Ma se non ci sono mai stata"

Oksana Moroz, una ex modella e imprenditrice di successo ucraina, grazie ad una catena di grandi magazzini legati al lusso, è finita al centro di una vicenda giudiziaria a causa di 22 interventi di chirurgia estetica subiti per una malattia della pelle, in realtà inesistente. La Moroz - si legge sul Corriere della Sera - accusa una dei chirurghi estetici più in voga tra i vip, Marilena Pizzuto, di averla ingannata nel diagnosticarle una grave malattia della pelle per spingerla nel 2016-2018 a curarsi con una terapia innovativa del Dna, costatale ben 22 operazioni e 4 milioni di euro. Ma quando mai, ribatte Pizzuto: Oksana Moroz ha sempre e solo chiesto interventi di chirurgia estetica, mai nessuno parlò di malattie.

E tra le due litiganti - prosegue il Corriere - ieri è arrivata la prima risposta del Tribunale di Milano, che, assolvendo Pizzuto dal reato di lesioni, non ha però accolto la richiesta della Procura di assolverla anche per l’imputazione di truffa, ed ha condannato in primo grado la chirurga e suo marito a 2 anni e mezzo, e a risarcire l’imprenditrice con quasi 3 milioni. Le versioni tra Moroz, conoscente del presidente Zelensky, e Pizzuto, chirurga estetica fra gli altri della popstar Madonna, non potrebbero divergere di più. Non c’è accordo neanche sulla lettera del 2017 in cui alla ex modella veniva diagnosticato avvelenamento da arsenico nel sangue, in seguito ad un esame fatto in Albania. Munoz ribatte così: "In Albania? Ma se non ci sono mai stata".

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