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Cucine da incubo e Napoli da sogno, Cannavacciuolo: "Spalletti? Mister da... 3 Stelle Michelin"
Antonino Cannavacciuolo riparte con "Cucine da incubo" su Sky. Lo chef da 3 Stelle Michelin parla con Affaritaliani.it tra calcio e tv
Cucine da incubo e il Napoli delle meraviglie: Antonino Cannavacciuolo tra calcio, ristoranti e tv (su Sky)
Da Cucine da incubo a... un Napoli da sogno (scudetto ormai più che ipotecato, con vista sui quarti di Champions League): Luciano Spalletti è un allenatore da... 3 Stelle Michelin?
"Spalletti è un grande perchè nelle sue parole vedo una devozione per il calcio, secondo me ci pensa pure quando dorme. Per creare un gioiello, una squadra del genere... Lui è come un grande chef che costruisce la sua brigata, ha sempre una parola per tutti, mai sul singolo: quando la stampa cerca di portarne su uno, Spalletti ne prende tre o quattro. Ognuno di noi, quando deve fare un team, una squadra punta a far diventare tutto il gruppo importante. Oggi a Spalletti diamo più di 3 Stelle per il gruppo che ha formato”, spiega chef Antonio Cannavacciuolo ad Affaritaliani.it. “Vi voglio far capire solo un passaggio..."
Prego..
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"Due anni fa, quando è arrivato, Osimhen era sempre in fuorigioco. E io mi arrabbiavo, ‘ma come fa ad andare sempre in off-side?”. Oggi l’attaccante nigeriano non ci finisce mai. Significa che l’allenatore gli è stato dietro, è andato a vedere il problema sul singolo giocatore. Spalletti è devoto al calcio, ha saputo costruire un grandissimo gruppo, lavora molto sui singoli, sulla parte emotiva. Io faccio sempre paragoni tra la brigata e una squadra di calcio. Sempre"
Ad esempio...
"Ci vuole chi alla mattina spinge nella preparazione, quello che impiatta meglio ed è più veloce, o chi ha bisogno di più spazio e allora lo metti ai secondi perché lì c’è più tempo nella preparazione (visto che arrivano dopo antipasti e primi). Alla fine noi ‘allenatori’, noi chef facciamo questo. Sai che c’è chi deve essere ‘cazziato’ perché ti dà di più o l’altro che se lo rimproveri davanti a tutti gli viene paura e si ferma. Allora lo prendi da parte, lo porti fuori, in giardino e ci parli, per dargli convinzione e sprint. Questa è la squadra. Noi che siamo in cima, dobbiamo capire che lavoriamo con ragazzi di vent’anni e non possiamo trattare tutti allo stesso modo. Sicuramente Spalletti, nel suo mondo fa la stessa cosa, si vede che è uno che va a lavorare sul singolo”
Non solo Spalletti. Kvaratskhelia, Osimhen, De Laurentiis: 3 protagonisti di uno scudetto che verrà. Che piatto faresti per loro?
”Io farei un bel menù a tutta la squadra. Secondo me, sono tanti i meriti dei tre che hai detto. In primis De Laurentiis, sicuramente Osimhen. Ma io ci mettere Kim, Lobotka, Meret, Anguissa a centrocampo. E’ il collettivo. Quando poi trovi un team così unito, è logico che Osimhen ti sale tre metri in altezza per fare gol. Che ha quella rabbia agonistica. Perché c'è una squadra dietro che lo spinge. Ma se Lobotka non recupera palla, Osimhen non va su a tre metri. Il meglio del mio menù è quindi per tutta la squadra. Compreso Spalletti. Perché lui, non ce lo dimentichiamo, ha fatto un grande lavoro su determinati giocatori, che non erano quelli che sono oggi. Vi ricordate che l’anno scorso quante ne avete dette su Mario Rui? Oggi è uno dei migliori terzini del campionato italiano. Come mai? C’è un maestro d’orchestra che lo ha fatto diventare quello che è. Oppure Simeone e Raspadori che entrano e segnano: e quando lo fanno la panchina si alza come se ognuno di loro avesse fatto il gol. Sta vincendo il gruppo. E poi...”
Kvaratskhelia (Lapresse)
Poi...
“Un grande bravo De Laurentiis e Giuntoli. Perchè quando hanno preso quei giocatori, tutti hanno detto ‘chi è Kim? Chi è Kvaratskhelia?”
Che piatto è questo Napoli?
”Quello che ti piace di più. A me può piacere il ‘Fritto misto’ e a Osimhen lo spaghetto al pomodoro. E allora gli faremo quello”
SEGUE - CUCINE DA INCUBO E NON SOLO... PARLA CHEF CANNAVACCIUOLO