Lady Petrolio condannata a 13 anni. Quando diceva: "C'ho dietro la camorra"

Confermate le accuse, era lei a capo di un'associazione a delinquere dedita al contrabbando di derivati petroliferi

Cronache

Lady Petrolio e i 300 mila € negli stivali. Condanna a 13 anni

Il Tribunale di Roma ha condannato Anna Bettozzi a 13 anni di reclusione, confermando di fatto che c'era lei a capo di un'associazione a delinquere che contrabbandava derivati del petrolio. "Ana Bettz" - si legge sul Corriere della Sera - era stata arrestata alla frontiera di Ventimiglia mentre a bordo di una Rolls Royce è diretta a Cannes, tenendo accanto una scatola di stivali a gamba alta che contenevano 300mila euro in contanti. Gli accertamenti di carabinieri e finanza la inquadrano come capo indiscusso dell’associazione che quadruplica il fatturato della Max Petroli grazie alle relazioni con i Moccia e i Casalesi (un miliardo di finanziamenti in cambio di riciclaggio).

Ieri, a 63 anni, Anna Bettozzi, in arte Ana Bettz, arrestata nell’aprile del 2021 con 74 persone, - prosegue il Corriere - è stata condannata in abbreviato a 13 anni e due mesi di carcere (si trova ai domiciliari). "A’ Pie’ — diceva Bettz alla sorella — io dietro c’ho la camorra". In un’altra telefonata raccontava di aver prelevato 8 milioni "per metterli al sicuro". Imprenditrice, cantante, animatrice dei cosiddetti salotti romani, amica di potenti e (presunta) fidanzata di attori famosi. Soprattutto ereditiera dell’impero economico del marito Sergio Di Cesare e, da ultimo, a capo di una organizzazione dedita al contrabbando di derivati petroliferi con una serie di reati connessi e legami con importanti clan malavitosi. La sua ascesa è finita un anno e mezzo fa con l’arresto e ora la condanna.

Il suo nome era balzato alle cronache per ben altri motivi nel 1999, a seguito di un'intervista a "Le Iene" nella quale Enrico Lucci ne sottolineava con ironia le ambizioni artistiche.

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