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Aspi, al via il progetto per il Consorzio ELIS "Distretto Italia"
Tomasi (Aspi): “Oggi ci troviamo di fronte alla necessità di formare competenze che siano in grado di coprire l’intera catena del valore"
Aspi, presentato il progetto "Distretto Italia" per il nuovo semestre del Consorzio ELIS: focus sulla disoccupazione giovanile
È stato presentato oggi, durante il Ceo Meeting che si è tenuto nella splendida cornice di Villa Blanc a Roma, “Distretto Italia”, il nuovo progetto di Autostrade per l’Italia per il prossimo semestre del Consorzio di aziende ELIS, che vedrà la presidenza dell’Amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi. All’evento hanno partecipato gli Amministratori delegati di alcune delle principali aziende operative nel nostro Paese, tra cui Matteo Del Fante di Poste Italiane, Luigi Ferraris di Ferrovie dello Stato Italiane, Pierroberto Folgiero di Fincantieri, Elena Goitini di BNL, Pietro Labriola di TIM, Corrado Passera di Illimity, Valeria Sandei di Almawave e Vincenzo Ranieri di E-Distrubuzione. Il dibattito ha avuto al centro un tema che tutti i manager presenti si trovano costretti ad affrontare, ovvero quello delle competenze disponibili sul mercato e il fabbisogno di chi fa impresa.
Il progetto di Aspi parte dalla necessità di confrontarsi con una realtà in cui le aziende faticano a trovare personale. La nuova rete di collaborazione si pone, infatti, tre obiettivi: orientare, formare e creare occupazione, e lo fa cercando di allacciare un dialogo con ragazze e ragazzi in età scolare e giovani adulti. L’iniziativa potrà contare sulla partecipazione di oltre cento aziende, tra cui i più grandi gruppi industriali che operano in Italia nei settori di energia, trasporti e infrastrutture, che, riunite nel Consorzio, collaborano stabilmente con ELIS in programmi di formazione e avviamento al lavoro. “Distretto Italia” sarà, inoltre, aperto anche ad associazioni datoriali e sindacali.
"Le buone pratiche messe in campo dal tessuto imprenditoriale in tema di sviluppo delle competenze hanno, tra i loro molteplici effetti, quello di evidenziare le difficoltà che l'Italia ha nel generare a livello sistemico una capacità di visione e di indirizzo. Il fatto che molte tra le più grandi imprese del nostro Paese abbiano manifestato interesse per questo progetto dimostra che c'è la volontà forte, da parte del privato, di dare il proprio contributo alla ricerca di soluzioni in grado di sopperire al fabbisogno di saperi che caratterizza questo tempo: proponendo azioni pragmatiche, innovative e testate sul campo. Soluzioni che potrebbero divenire, a tutti gli effetti, best practice da replicare a livello nazionale, itinerari possibili, laboratori a cielo aperto, utili per possibili future azioni di sistema", ha spiegato Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia.
Con il progetto che porterà avanti nel suo turno semestrale di presidenza, Aspi potrà contare sull'esperienza del Consorzio ELIS in diverse iniziative mirate a sviluppare il dialogo tra scuola e impresa, attraverso una rete di oltre seicento istituti medi e superiori attivi in tutta Italia e diversi atenei già impegnati in progetti consortili nell'ambito della formazione.
"Se vogliamo che i giovani si rimettano in gioco, dobbiamo creare percorsi di formazione e orientamento che li aiutino a scoprire interessi e capacità personali”, ha osservato Pietro Cum, Amministratore Delegato dell'ente no profit di formazione ELIS. “Per aiutarli a costruirsi un futuro bisogna poi offrire percorsi che formino realmente alle professioni che scelgono. Sono temi centrali del rapporto tra scuola e mondo del lavoro. Il valore di questo progetto sta nella volontà di affrontarli in una rete strutturata di collaborazioni, insieme alle grandi aziende del Paese, alle scuole e alle università. Distretto Italia deve anche servire a riscoprire il valore delle professioni tecniche contro il pregiudizio molto diffuso, che un percorso di formazione abbia prospettive di valore solo se punta alla laurea. In realtà, abbiamo laureati che non svolgono la professione per cui hanno studiato e mancano invece tecnici per compiti indispensabili allo sviluppo del Paese".
La prima linea d’intervento su cui punta “Distretto Italia” è la "Scuola dei Mestieri", che prevede che ELIS raccolga entro l'anno i bisogni occupazionali delle singole aziende, per avviare nel 2023 i primi corsi e master post-diploma, da realizzare in accordo con le aziende e in collaborazione con una rete di scuole, in particolare con gli Istituti Tecnici Superiori, su tutto il territorio nazionale. Parallelamente, verrà sviluppata la linea d'intervento "Accompagnare alla scoperta dei talenti", le cui risorse centrali saranno i docenti che ricoprono nelle scuole superiori l'incarico di referente per l'orientamento, in collaborazione con il personale e con gli istituti specializzati delle università italiane.
"Il rapporto tra università e scuola è fondamentale nella definizione di percorsi di crescita e di impiego in un momento in cui l'Italia, grazie alle risorse del PNRR, è chiamata a sviluppare progettualità incentrare sullo sviluppo”, ha commentato Ferruccio Resta, Presidente CRUI. “Il tema del lavoro è fondamentale per mettere in atto le riforme che il Paese si aspetta. Alla luce delle grandi sfide aperte dal digitale e dalla sostenibilità, che sono pilastri del Piano, dai dati, dall'intelligenza artificiale, dalle biotecnologie, sono molti gli ambiti e gli sbocchi professionali verso i quali indirizzare i talenti. La formazione deve tornare a essere un ascensore sociale: perdere questi ragazzi per strada non è solo un torto alla loro intelligenza, ma un sacrificio collettivo. È un'occasione mancata per i territori e per le imprese. Il tema dell'orientamento, in particolare verso le materie tecniche, è determinante e non esclusivo: mai come ora il rapporto tra l'impresa e le istituzioni formative è una chiave di volta per l'intero sistema".
Le attività di orientamento alla scelta degli studi e della futura professione saranno caratterizzati anche da una nuova organizzazione dei programmi di alternanza scuola-lavoro, che invece di portare i giovani all'interno di una singola azienda e permettere loro di sperimentare solo uno specifico contesto lavorativo, saranno organizzati con l’obiettivo di accompagnarli in un vero e proprio percorso all'interno di un intero settore industriale, permettendo loro, così, di confrontarsi con le diverse professioni che lo caratterizzano e gli sviluppi più attuali, che spesso si collegano alle nuove frontiere della transizione ecologica e digitale.
L'intervista di affaritaliani.it a Roberto Tomasi, Amministratore Delegato Aspi
Roberto Tomasi, Amministratore delegato Autostrade per l'Italia, che guiderà il prossimo semestre di progetti del Consorzio ELIS, ha raccontato così "Distretto Italia": “Oggi ci troviamo di fronte alla necessità di formare competenze che siano in grado di coprire l’intera catena del valore: dalla più alta preparazione tecnica, ingegneristica, STEM, ai tecnici dell’organizzazione e specialistici”, ha affermato Tomasi. “Stiamo lavorando su tre dimensioni: quella a breve termine, che punta a formare coloro che entreranno domani nei nostri cantieri; quella a medio termine, per formare i docenti, affinché gli studenti possano entrare correttamente nel mondo del lavoro; infine dobbiamo provare a orientare i nostri giovani perché possano scegliere il loro talento ed essere poi effettivamente di supporto nel processo di costruzione per il futuro del paese”.
Tomasi ha sottolineato come dal confronto con i diversi CEO sia emerso che ad oggi non si registra una carenza specifica di figure professionali, ma essa sia piuttosto una piaga trasversalmente diffusa a tutti i settori: “La carenza di personale riguarda tutti: dal mondo dell’energia, al mondo delle infrastrutture, al mondo del welfare. Non c’è un problema specifico, ma un problema generalizzato. Consideriamo il numero dei neet, ovvero il numero dei ragazzi dai 15 ai 29 anni che non cercano un lavoro e non studiano, superano i 3 milioni: è un numero incredibile, perché rappresentano il 5% della popolazione attiva. Dobbiamo ingaggiare questi giovani, e portarli all’interno del mondo del lavoro seguendo e valorizzando quelli che sono i loro talenti”.