Lo 007 Mancini: "Così ho sventato l'11 settembre italiano, 390kg di esplosivo"

L'ex dirigente dei Servizi parla anche del caso Renzi: "Ci siamo visti in autogrill e gli ho portato dei wafer. Conte mi ha scaricato"

Di Redazione Cronache
Cronache

Lo 007 Marco Mancini: "A Nassirya arrivammo tardi, fu un massacro"

Marco Mancini ha tante cose da raccontare, lo 007 appena andato in pensione ha voluto scrivere un libro "Le regole del gioco" per svelare aneddoti sulla sua trentennale carriera, conclusasi prima del tempo per quello scambio di doni con Renzi in autogrill. "Avrei avuto ancora quattro o cinque anni di carriera, ma il 23 dicembre 2020 - dice Mancini a Il Giornale - vado all’autogrill a fare gli auguri all’ex premier e gli porto in dono i wafer. Una professoressa che casualmente è lì, filma il meeting, manco fosse una riunione carbonara. Poi il video arriva a Report e mi mettono in croce, Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che aveva speso parole di elogio per me, mi scarica in fretta. E io mi ritrovo in pensione".

Leggi anche: "La strage di Cutro si poteva evitare", su Affari lettera dello 007 a Meloni

Leggi anche: Lo 007 Mancini svela 30anni di segreti. La verità sull'incontro con Renzi

Mancini tratta anche temi di stretta attualità come il conflitto tra Israele e Palestina: "Ci sono terroristi - racconta Mancini a Il Giornale - che sono stati mandati nel passato in Europa per colpire e sono fermi da anni. Si spacciano per profughi ma profughi non sono. L’Isis ha subito colpi durissimi, ma questi criminali si muovono indipendentemente dalla casa madre, come a Bruxelles". L'ex 007 svela un episodio che ha dell'incredibile e di cui non si sa molto: "Sarebbe stato l'11 settembre dell’Italia: c'erano 390 chili di esplosivo nelle mani di un pericolosissimo terrorista a Beirut. Sarebbe stata un’ecatombe, per fortuna sono arrivato prima io. Del resto l’agente segreto non indaga su quello che è successo ma su quello che potrebbe accadere. Ecco, è quello che ho fatto per tutta la vita. Poi, talvolta, ci è andata male: a Nassirya le nostre antenne non hanno captato quel che si stava preparando e purtroppo c’è stato una massacro spaventoso".

Tags:
marco mancini