Loggia Ungheria, "anche Piantedosi nella rete Amara-Verdini. Ma non era la P2"

Per il gip che ha archiviato il caso "c'erano interessi opachi ma non una struttura segreta". L'ex ministro Lotti smentisce l'appellativo di "Siffredi2"

Di Redazione Cronache
Piero Amara (LaPresse)
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Loggia Ungheria, il gip archivia. La lista segreta mai arrivata, solo soprannomi: Escobar, Uccello e Camaleonte

La fantomatica loggia Ungheria esisteva ma non era la nuova P2. Questa è in sintesi la sentenza con cui il gip ha deciso di archiviare il caso sollevato dall'avvocato Piero Amara e che ha travolto il mondo della politica e dell'imprenditoria. Non una "loggia massonica coperta", ma un reticolo di rapporti opachi di potere tra politici, magistrati e manager nella Roma del patto del Nazareno. La loggia, - si legge su La Stampa - per come fu rappresentata da Amara alla fine del 2019, non esiste. Né lui né i suoi sodali siciliani hanno mai fornito la fantomatica lista degli affiliati, limitandosi a descriverla come formata da 16 pagine, con la cartina dell'Ungheria nell’intestazione e una sfilza di nomi in fila per tre, seguiti da fumettistici soprannomi: Escobar, Nano, Zorro, Babbaleo, Lepre, Uccello, Camaleonte.

Ma soprattutto, e qui sta la parte più paradossale e interessante della vicenda, - prosegue La Stampa - sono i riscontri a specifici episodi narrati da Amara a smentire l'esistenza di una "nuova P2". Perché, argomenta la giudice aderendo all’impostazione della Procura, i dimostrati "singoli rapporti di colleganza" sono logicamente incompatibili con "un’azione organizzata, programmata e pianificata da parte di un gruppo di persone segretamente associate, diretta a interferire sulle istituzioni".

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Tutto si svolge, come racconta Denis Verdini, all’ombra del patto del Nazareno. Amara ha rapporti con lui, all’epoca architrave del governo Renzi, e, indirettamente, con Luca Lotti, sottosegretario a Palazzo Chigi. Lotti viene appellato da Amara & C. in diversi modi: LL, Capo, Luca. Interrogato, Lotti ridimensiona i rapporti e nega di aver comunicato su chat criptate col soprannome "Siffredi2". In un appunto compare il nome dell’attuale ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Che si sarebbe rivolto ad Amara per un'intercessione con il mondo renziano, nel 2016. "Attualmente vicecapo della polizia, punterebbe a diventare capo della polizia oppure direttore dell’Aisi", il servizio segreto. Verdini conferma: "Effettivamente Amara me ne parlò. Era in disgrazia nel ministero". Piantedosi minaccia querele.

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