Orlandi, il Papa tuona: "Giovanni Paolo II oggetto di illazioni infondate"

Bergoglio durante l'Angelus allontana il chiacchiericcio e lancia la sua "stoccata" al fratello della ragazza scomparsa nel 1983 in Vaticano

Cronache

Caso Orlandi, Bergoglio tuona contro le parole del fratello Pietro. La dura reazione dell'arcivescovo di Cracovia Stanislao Dziwisz, storico segretario di Giovanni Paolo II

"Certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate". Papa Francesco, durante il Regina Caeli in piazza San Pietro, risponde così alle recenti dichiarazioni rilasciate dal  fratello di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa il 24 giugno 1983 nella città del Vaticano, su Papa Wojtyla.

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Ospite al talk show condotto da Floris, DiMartedì, Pietro Orlandi aveva ribadito i suoi sospetti sul papa polacco e in più in generale sulla pedofilia in Vaticano durante il suo pontificato con queste parole: "Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case…".

Giorni dopo, in collegamento tv, ma con "Quarto Grado", il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, ha però aggiustato il tiro,  chiarendo la sua posizione su Giovanni Paolo II: "Ho parlato di questo argomento anche col promotore di giustizia Diddi, le mie parole sono state strumentalizzate per fare titoli di giornali. Non ho mai accusato Giovanni Paolo II di pedofilia, sono arrivate palle di fango". In merito all'audio di una conversazione intercettata da un affiliato della Banda della Magliana, Pietro Orlandi ha aggiunto: "Ho ritenuto opportuno riportare l'audio senza i famosi bip al promotore di giustizia, ho chiesto di ascoltarlo solo al fine di poter approfondire meglio".

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Sul caso è intervenuto poi anche il cardinale polacco Stanislaw Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia e segretario personale di Papa Giovanni Paolo II, che ha definito le accuse di Orlandi "farneticanti, false dall’inizio alla fine, irrealistiche, risibili al limite della comicità se non fossero tragiche, anzi esse stesse criminali". Nel frattempo, Laura Sgrò, legale del fratello di Emanuela Orlandi, ha fatto appello al segreto professionale per rifiutarsi di riferire da chi il suo assistito abbia raccolto le voci sulle presunte abitudini di Papa Wojtyla. Sabato 15 aprile c’è stato un breve incontro tra la legale della famiglia Orlandi e il Promotore di Giustizia, Alessandro Diddi. Sgrò è stata convocata in qualità di testimone per riferire in merito alle fonti delle informazioni riguardanti Giovanni Paolo II e più in generale sul caso della ragazza scomparsa.

 

 

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