Processo Ciro Grillo, la psicologa: "Silvia debole, non in grado di opporsi"
Nell'udienza ha testimoniato contro i quattro ragazzi genovesi Alex Cerato, amico delle due studentesse e presunte vittime di violenze sessuali
La psicologa Piredda al processo contro Ciro Grillo: "Silvia debole, non in grado di opporsi a un rapporto non consensuale"
Alex Cerato, amico delle due studentesse vittime di presunte violenze sessuali da parte di Ciro Grillo e tre suoi amici, dovrebbe aver deposto le ultime testimonianze contro i quattro ragazzi genovesi.
L'udienza di oggi, però, è attesa soprattutto per la presenza di Cinzia Piredda, la psicologa "ingaggiata" dalla Procura di Tempio Pausania, che ha stilato una perizia sulle condizioni emotive della vittima al momento degli interrogatori prima ai carabinieri di Milano, poi ai Pm della cittadina della Sardegna dove si sono svolte le indagini ed ora è in corso il processo.
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I quattro giovani sostengono di essere stati protagonisti di un rapporto consensuale con Silvia (nome di fantasia), mentre lei ha denunciato lo stupro dopo essere stata costretta a bere vodka. A Roberta (nome anch’esso di fantasia) invece, avrebbero avvicinato i genitali al viso mentre lei dormiva sul divano, scattando foto e riprendendo le scene video con il telefonino.
L'udienza è a porte chiuse (come tutte le precedenti) ma la psicologa Piredda è chiamata a ripercorrere quanto da lei descritto nella relazione. Ovvero, "la difficoltà da parte della... (vittima, ndr) ad esprimere la propria volontà e rispondere con un diniego alle richieste poste dagli altri...".
Questo si legge nelle quattro pagine stilate dalla psicologa. E queste difficoltà - si descrive sempre nella perizia - emergono in diversi momenti del racconto di Silvia. Quando, seduta sotto il gazebo, i ragazzi l'avrebbero costretta a bere vodka "poco prima del secondo rapporto sessuale".
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Quando "chiede a Roberta di andare via, dopo il primo rapporto sessuale" con Francesco Corsiglia, "ma la sua richiesta non viene accolta dall'amica". Quando racconta al Pm "di un precedente rapporto sessuale non consenziente con il suo migliore amico in Norvegia nel maggio 2018... emerge la difficoltà a negarsi ad un rapporto sessuale non desiderato".
Come scrive Repubblica, la perizia si presta a diverse interpretazioni, sia della difesa (gli avvocati Gennaro Velle, Andrea Vernazza, Alessardo Vaccaro, Ernesto Monteverde ed Enrico Grillo tutti del Foro di Genova, e di Mariano Mameli ed Antonella Cuccureddu del Foro di Sassari), sia della parte civile (l'avvocata Giulia Bongiorno e il suo collega Dario Romano): da una parte le difficoltà della ragazza sarebbero la prova-provata che i quattro giovani avrebbero agito verso un soggetto debole; dall'altra, l'assenza di reazioni viene vista come una sorta di silenzio-assenso.
Durante l'ultima udienza del 12 aprile scorso Alex avrebbe ribadito quanto aveva saputo da Silvia due giorni dopo. La sua deposizione inizia dalla sera del 16 luglio del 2019, quando aveva fatto conoscere le due amiche alla comitiva genovese mentre erano nella discoteca Billionaire di Porto Cervo.
Alex a Milano ha frequentato lo stesso liceo delle due studentesse e nell'estate di quell'anno era con loro in vacanza in Costa Smeralda. Le aveva accompagnate lui ed era con loro anche quarantotto ore dopo, quando "Silvia non era più la stessa", quando "Silvia era sconvolta".
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Il giovane, però, ai carabinieri di Milano e poi al procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, aveva raccontato: "Mentre eravamo al Billionaire io e Roberta abbiamo visto Silvia e Ciro Grillo baciarsi". Ai giudici ha precisato che i due erano abbracciati, allegri e si divertivano.
Intanto, il giudice Marco Contu oggi, in accordo con il pm, ha deciso di ascoltare Silvia, la studentessa italo-norvegese, in aula nel prossimo autunno, fra i mesi di ottobre e novembre. Le date non sono state stabilite con precisione, anche perché la calendarizzazione delle udienze è in preparazione.