Psicologi: per la guerra stesso livello di stress che in lockdown
Lo 'stressometro' rileva che oltre il 30% dei cittadini dichiara un livello di disagio molto alto, tra 80 e 100
Guerra e lockdown: stesso, alto, livello di stress
"Non eravamo ancora del tutto usciti dalla pandemia di Covid-19 che siamo piombati in questo clima di guerra, un clima in cui si parla di nucleare, e c'è una preoccupazione diffusa che non ha fatto altro che mantenere alti i livelli di malessere e di disagio. Va considerato che siamo arrivati alla pandemia con un trend di aumento sia dei disturbi che del disagio e del malessere psicologico che andava avanti già da molti anni".
La pandemia e tutto ciò che ha significato ha provocato un senso di disagio molto intenso negli italiani, aggravato dalla durata logorante, di oltre due anni, dello stato di emergenza epidemiologica. Una fase che, spiega David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi (Cnop), è molto delicata dal punto di vista psicologico per tutta la popolazione.
Guerra e lockdown, lo 'stressometro' indica gli stessi punteggi che avevamo in piena emergenza Covid'
A preoccupare è la combinazione di più fattori, ovviamente. Risultato: "Noi abbiamo rifatto recentemente lo stressometro", uno strumento utilizzato per monitorare la situazione psicologica che stanno vivendo gli italiani, "e segnalava che oltre il 30% dei cittadini dichiarava un livello di stress molto alto, tra 80 e 100. Sono gli stessi punteggi che si vedevano in pandemia - evidenzia Lazzari - Quindi la situazione, è questa".
Pandemia, clima di guerra, crisi economica mantengono "alti i livelli di malessere e di disagio - osserva - Ed è chiaro che poi questo malessere, protratto nel tempo, finisce per manifestarsi in forme ancora più evidenti", con problematiche che incidono sulla salute mentale.