Svizzera, i bunker anti-atomici possono ospitare il 100% della popolazione

Il Paese oltralpe possiede più di 360 mila bunker, riuscendo quindi ad ospitare l'intera popolazione in caso di attacchi nucleari

Rifugio anti-atomico
Cronache

Svizzera, i bunker anti-atomici possono ospitare il 100% della popolazione

Il conflitto tra Russia e Ucraina, soprattutto negli ultimi mesi, ha riportato all’attenzione della popolazione il timore per un eventuale incidente nucleare. Un rischio, quello dell’utilizzo delle armi atomiche, che può essere fronteggiato grazie ala predisposizione di bunker ad hoc. Ma quale è, a livello mondiale, il Paese meglio attrezzato in tal senso?

A differenza di quanto potremmo pensare non si tratta degli Stati Uniti d'America, ma della Svizzera. E il motivo è presto svelato: nel Paese ci sono abbastanza rifugi da ospitare tutta la popolazione e anche di più. Attualmente, infatti, il Paese oltralpe può contare su circa 360 mila bunker costruiti al di sotto di abitazioni ed edifici, ai quali si aggiungono altri 5100 rifugi pubblici realizzati per ospitare chi, per un motivo o per l'altro, non fosse in grado di realizzare un bunker al di sotto della propria abitazione. E si tratta di un record, visto che a livello europeo i Paesi che più si avvicinano sono Svezia e Finlandia, capaci di ospitare rispettivamente l'80 e il 70% circa della propria popolazione.

Svizzera, è record di bunker anti-atomici. Ecco il motivo

Alcuni di questi bunker risalgono alla seconda Guerra Mondiale, anche se la maggioranza di quelli attualmente presenti è legata ad una legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile che risale al 1963, che prevedeva l’obbligo per ogni abitante e per i proprietari di immobili di realizzare un rifugio protetto, un bunker: in quegli anni era in corso la Guerra Fredda e la sola possibilità che un attacco nucleare potesse verificarsi spinse il governo ad introdurre questa legge.

Periodicamente in Svizzera si apre il dibattito sulla loro effettiva utilità: al momento la linea del Governo è quella di mantenere la legge, così da avere rifugi pronti non solo in caso di attacchi nucleari ma anche per proteggersi da eventuali calamità naturali, da invasioni o da attacchi terroristici di varia natura.

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