Toscana, vietati i rabbocchi di acqua nelle piscine. Agriturismi in rivolta

La misura interessa anche ville e villette. Ma se per i privati potrebbe essere un sacrificio fattibile per chi ci lavora è una questione di sopravvivenza

Cronache

Toscana, acqua nelle piscine: "Chi sono i geni che fanno ste leggi?"

La Regione Toscana ha preso una decisione che ha fatto scoppiare il caos. Per far fronte all'emergenza idrica la giunta di Giani del Pd ha deciso di colpire le piscine e attraverso l'Acquedotto del Fiora, ha stabilito - si legge su La Stampa - di proibire l'uso di acqua potabile per rabboccare le piscine, da giugno a ottobre di quest'anno. La misura interessa ville, villette e agriturismi, di cui le province di Siena e Grosseto (servite dalle condotte in questione), sono piene e, se per i primi due casi si chiede un sacrificio a uno svago considerato non indispensabile, per il terzo diventa una questione di sopravvivenza economica. Per questo, l'associazione Cia Agricoltura ha chiesto di rivedere la norma, mentre i gestori delle strutture ricettive che si associano al reclamo, pensano anche a cosa si possa fare: chi ricorrerà alle autobotti fornite dai privati, chi può attingere da un pozzo, chi valuta di costruire cisterne e chi non sa che pesci prendere, perché col sole e senz'acqua, la piscina a metà estate sarà secca.

Dalla sezione senese della Cia, - prosegue La Stampa - questa settimana il presidente Federico Taddei ha detto che: "C’è grande preoccupazione, perché a oggi non sarà possibile utilizzare l’acqua per le tante strutture in tutto il territorio. Considerato che ogni giorno il ricambio di acqua è dell'1-2%, in 4 mesi, il ricambio è pari a una vasca e mezzo. Questo è il minimo indispensabile per tenere una piscina con acqua pulita e fruibile. Ma unico caso, in Toscana, a Siena non sarà possibile". Spostandosi verso il mare, gli umori non migliorano. Paolo Barlettani, dell'agriturismo Borgo Campetroso, si domanda "chi siano i geni che scrivono queste leggi e se si siano posti il problema delle conseguenze che provocano". Dal suo punto di vista, le autobotti private non sono una soluzione perché, "oltre ai costi elevati, c'è un aspetto tecnico: il rabbocco dell'acqua va fatto gradualmente per tenere la piscina a livello, non è che posso aspettare che sia mezza vuota e chiamare la botte, per capirci". Né qui, né altrove, tuttavia, viene considerata la possibilità di non riempire affatto la vasca: la piscina è un'attrazione centrale per i turisti.

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