Tragedia asilo, il padre del bimbo morto perdona: "Quella donna non ha colpe"
Patrizio D'Agostino piange il figlio di 4 anni. "Io e mia moglie siamo pronti ad abbracciare la proprietaria dell'auto, anche la sua vita è stata rovinata"
Tragedia L'Aquila, "quella chiamata: correte subito all'asilo"
La tragedia dell'Aquila, costata la vita al piccolo Tommaso di 4 anni e anche il ferimento di altri 5 bambini che giocavano nel cortile del loro asilo quando un'auto gli ha travolti, è ancora una vicenda piena di punti oscuri. Ma nonostante questo c'è già chi ha perdonato la donna proprietaria della macchina che ha causato l'incidente e si tratta proprio del padre di Tommaso che nonostante il dolore lacerante per la perdita del figlio, non vuole incolpare nessuno. "È stata una fatalità, - dice Patrizio D'Agostino a Repubblica - una disgrazia. La madre dei gemellini non c’entra nulla, non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata. Si vede che il Signore aveva bisogno di un angelo e ha scelto Tommaso".
"Ho sentito un boato dal balcone - prosegue il papà del piccolo Tommaso a Repubblica - e ho visto una macchina nel giardino dei bambini, col muso dentro l’area giochi e la cancellata a terra. Mi sono trovato davanti la maestra e le ho chiesto: "Tommaso dov’è?". Lei mi ha risposto: "Sta qui non si preoccupi". Poco dopo mia madre mi chiama e mi dice che Tommaso era rimasto incastrato sotto la macchina. Speravo si riprendesse ma avevo la convinzione che fosse già morto. Era l’ultimo bambino rimasto lì e si vedeva che era esanime. Immaginarlo agonizzante e dolente, anche solo per un minuto, mi toglie il respiro, spero sia morto sul colpo senza soffrire".