Trovano un topo nella zuppa e documentano tutto, ma il ristorante nega

La surreale vicenda è stata diffusa sui social da una coppia di New York che ha deciso di fare causa al locale

a cura di Redazione
Cronache

Clienti trovano un topo morto nel cibo e fanno causa al ristorante documentando tutto, ma il ristorante respinge le accuse

“Abbiamo mangiato in un ristorante conosciuto a K-Town (il quartiere coreano di New York, ndr), il Gammeeok, e nel cibo abbiamo trovato la cosa più disgustosa possibile”. A parlare così, sui loro profili social, Eunice Lucero-Lee e Jason Lee, due clienti che avrebbero trovato un topo morto nella zuppa ordinata nel “rinomato” ristorante coreano di New York. La notizia, divulgata su Instagram lo scorso 15 marzo, insieme agli scatti del piatto incriminato, è stata poi raccontata dal quotidiano americano New York Post fino a diventare un vero e proprio caso mediatico.

“Dopo aver consultato un avvocato, io e mio marito ci sentiamo liberi di condividere quello che ci è accaduto nel weekend”, scrive così la coppia sui suoi canali social, la quale, dopo aver documentato il tutto con foto e video, ha deciso di passare alle vie legali, intentando una causa al ristorante. A questa cosa ha poi fatto seguito la chiusura del locale stesso, dopo un’inchiesta durata due giorni.

Secondo il ristorante, però, le accuse sarebbero "insensate". “Siamo aperti 24 ore su 24 e ci sono sempre almeno 3 o 4 persone in cucina. È impossibile che un topo riesca a passare inosservato tra la gente e a entrare in una pentola poggiata sul fuoco. Se davvero ci fosse stato un topo così grande non ce lo saremmo perso”, ha replicato uno dei responsabili. Eppure, il Gammeeok non è nuovo a violazioni in fatto di sicurezza igienico-sanitaria. Un’ispezione del dipartimento della salute di New York del 18 gennaio scorso ha infatti riscontrato diverse violazioni sanitarie, dando così al ristorante una misera “C”.

Intanto, al di là delle ispezioni, le foto pubblicate dai protagonisti della vicenda non mentono. E la coppia va avanti con la causa, anche perché dalle parole dell’avvocato si apprende che i due coniugi hanno subìto “lesioni gravi e permanenti”.

Tags:
new yorkristorantetopo