Napoleone, ritrovati i capelli a Milano: ad Affari l'antropologa Elena Pilli

L'intervista esclusiva, parla Pilli: "E' stato necessario confrontarli con i campioni certi che erano sulla linea di discendenza materna di Napoleone Bonaparte”

di Simona Zerboni
Culture

Napoleone e il 5 maggio, le ciocche di capelli saranno esposte all'Archivio di Stato di Milano fino al 17 maggio 2022 

Se la pronuncia della Consulta sul nome materno ai figli ci fosse stata secoli fa capire che quelli erano i capelli di Napoleone Bonaparte probabilmente sarebbe stato molto più semplice. Gli scienziati sono riusciti a trovare il match tra il profilo genetico dell’imperatore francese e quella formazione pilifera grazie alla linea di discendenza femminile della famiglia Bonaparte.


 

La professoressa Elena Pilli, antropologa forense e docente presso l’università di Firenze, ha cercato le risposte scientifiche ricostruendo la linea di discendenza attraverso il genoma e la linea cromosomica a partire dalla sorella minore di Napoleone, Carolina Bonaparte. Attraverso sei generazioni si è arrivati a Roma dove le discendenti, cinque donne, ora vivono.


 


 

“Con i colleghi David Caramelli e Donatella Lippi, entrambi docenti all’Università di Firenze, le analisi sono state effettuate su tre ciocche rinvenute nell’archivio di Stato di Milano - racconta ad Affaritaliani la professoressa Elena Pilli - ed era necessario confrontarle con dei campioni certi che erano sulla linea di discendenza materna di Napoleone Bonaparte”.

Le ciocche erano state conservate da Natale Santini accompagnatore dell’Imperatore francese ed uno dei suoi fedelissimi. Attraverso la peregrinazione del suo carteggio si è arrivati a Milano dove i capelli sono stati trovati da Carmela Santoro, vice direttore dell’Archivio di Stato e curatrice della mostra. Alcuni appunti del 1800 attribuivano la formazione pilifera al grande Generale.


 

Ma la scienza ha cercato tutti i riscontri indispensabili per stabilire con certezza l’attribuzione. Le analisi vanno avanti. Il compito degli esperti ora è tentare di ricavare ulteriori elementi dal genoma di Bonaparte quali per esempio le caratteristiche somatiche e lo stato di salute. La ciocca di Napoleone Bonaparte è esposta fino al 17 maggio all’Archivio di Stato di via Senato a Milano dove oggi (sabato 7 maggio) sono stati presentati i risultati scientifici nell’incontro “Non un crine di cavallo, ma tre ciocche dell’imperial chioma”.

GUARDA L'INTERVISTA COMPLETA DI AFFARI ALL'ANTROPOLOGA ELENA PILLI

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