Mossi, il vino va di traverso a Profumo: nel 2022 quasi 1 milione di perdite

L'azienda agricola vitivinicola dell'ex manager ha chiuso il 2022 con una perdita di 946mila euro, passivo tutto ripianato attingendo alla riserva straordinaria

di Andrea Giacobino
Alessandro Profumo
Economia

Il vino va di traverso all'ex manager e banchiere Profumo: ecco il bilancio 2022 

Il vino continua ad andare di traverso ad Alessandro Profumo, ex manager ed ex banchiere. Gli interessi economici di Profumo, nato a Genova nel 1957, sono racchiusi nella Nicla srl, società milanese la cui proprietà Profumo detiene in parti eguali con la moglie Sabina Ratti. Nicla è nata nel settembre del 2011 e il suo asset principale è la proprietà del 90% dell’azienda agricola vitivinicola Mossi basata nella località Albareto del comune di Ziano Piacentino e nata nel lontano 1558, che ha un attivo di 15,8 milioni di euro e un patrimonio netto di 1,32 milioni.

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La società, che ha contratto due mutui con Banca di Piacenza, nel 2022 ha segnato ricavi per 787mila euro in calo dagli 835mila euro dell’anno prima e il bilancio si è chiuso con una perdita salita anno su anno da 787mila euro a 946mila euro, passivo tutto ripianato attingendo alla riserva straordinaria. Presidente dell’azienda piacentina, una delle più antiche case vinicole della zona con 15 dipendenti, è stata riconfermata la moglie di Profumo e amministratore delegato è Marco Profumo, uno dei due figli del manager che detiene il restante 10%. Il consiglio d’amministrazione riceverà un emolumento annuo complessivo di 60mila euro. “Prosit!”

 

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