Aspi, funziona l'alleanza Cdp-fondi: investimenti su del 30% a 21,5 mld

Per il 2024, fonti del gruppo riferiscono che è previsto un aumento delle risorse del 30%, portando l'investimento totale a 1,4 miliardi di euro

Economia

Aspi, funziona l'alleanza Cdp-fondi: investimenti su del 30% a 21,5 mld

Funziona la partnership tra Cassa Depositi e Prestiti e i fondi Blackstone e Macquarie? A vedere i risultati in Aspi, parrebbe di sì. A distanza di un anno dalla costituzione della nuova compagine societaria subentrata ai Benetton, infatti, gli investimenti sono cresciuti del 30% sfiorando i 21,5 miliardi. Il piano di investimenti funziona e fa da volano anche agli investitori stranieri, che sottoscrivono i bond con cui Autostrade per l’Italia finanzia parte del suo sviluppo. Il fatto che la società sia nuovamente considerata “investment grade”, cioè appetibile per il mercato dei bond internazionali, non può che essere un risultato positivo per Aspi. 

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La società, intanto, sta intensificando i suoi sforzi per il potenziamento e l'ammodernamento della rete autostradale di sua competenza, che comprende circa 3.000 chilometri a pedaggio su un totale di oltre 6.000 chilometri che costituiscono la rete autostradale nazionale. Nel corso del 2023, il gruppo, guidato dall'amministratore delegato Roberto Tomasi, ha investito oltre 1,1 miliardi di euro nelle attività di ammodernamento, allargamento delle infrastrutture esistenti e nella realizzazione di nuove opere.

Per il 2024, fonti del gruppo riferiscono che è previsto un aumento delle risorse del 30%, portando l'investimento totale a 1,4 miliardi di euro. Le previsioni di spesa per l'anno successivo comprendono le fasi iniziali dei lavori su quattro tratti strategici: la riqualificazione di Barberino-Calenzano (A1), l'ampliamento alla quarta corsia tra Milano Sud e Lodi (A1), la tangenziale di Modena (A1) e le bretelle di Pesaro (A14). Questi progetti, dal valore complessivo di quasi un miliardo di euro, inizieranno a prendere forma grazie agli sforzi congiunti del gruppo Aspi.

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Entro novembre, a soli 90 giorni dall'emanazione del decreto asset strategici (Dl 10 agosto 2023, n. 104), Aspi presenterà al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) questi primi quattro progetti esecutivi, che sono già stati aggiornati e verificati in conformità alle disposizioni del decreto asset. Altri cinque progetti passeranno alla fase di approvazione tra la fine del 2023 e il primo trimestre del 2024, mentre i rimanenti tre saranno sottoposti al Mit entro la fine del 2024.

L'importanza di queste dodici nuove opere principali previste nel piano industriale di Aspi è stata riconosciuta dall'allegato 2 del decreto aiuti quater alla fine del 2022. Oltre a quelli menzionati sopra, fanno parte di queste opere la Firenze-Pistoia (A11), il passante di Bologna, la Gronda di Genova e la Bologna-Ferrara (A13). Per agevolare l'attuazione di tali progetti, il decreto asset ha previsto una valutazione tecnica da parte di organismi di controllo accreditati per garantire la conformità ai regolamenti vigenti.

Aspi ha adottato un approccio proattivo per accelerare questi processi. La consegna imminente dei primi quattro progetti esecutivi è il risultato della collaborazione tra le diverse aziende del gruppo, tra cui Tecne, una delle principali aziende di ingegneria in Italia, e Amplia, una delle principali aziende di costruzioni a livello nazionale. Amplia, ad esempio, ha recentemente demolito il viadotto Torraccia Sud, situato sull'originaria carreggiata dell'Autostrada del Sole, come parte del piano di riqualifica del tratto tra Barberino e Calenzano.

Questi interventi fanno parte del piano industriale di Autostrade per l'Italia, che prevede investimenti di oltre 21,5 miliardi di euro nei prossimi anni. L'amministratore delegato Tomasi ha sottolineato l'urgenza di interventi sulla rete autostradale italiana, che in molti punti risale agli anni '60 e '70. La pandemia ha causato una temporanea diminuzione del traffico autostradale, seguita da una ripresa, soprattutto per quanto riguarda i mezzi pesanti. Ciò implica che la rete autostradale dovrà affrontare un aumento del traffico pesante in futuro, e Aspi ritiene essenziale adeguare i punti critici della rete. L'obiettivo di Aspi è quello di estendere la vita utile del patrimonio infrastrutturale per ulteriori 50 anni. Nel solo 2023, sono stati completati i lavori di ammodernamento su oltre 60 viadotti principali.
 

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