Berlusconi, Marina-Pier Silvio e il patto di "sangue". Così blindano Fininvest

I due fratelli hanno siglato un accordo a tempo indeterminato poco prima dell'accettazione dell'eredità del padre. Ecco cosa prevede l'intesa

di Redazione Economia
Piersilvio e Marina Berlusconi
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Berlusconi, la doppia firma di Marina e Pier Silvio. Inizia ufficialmente la nuova era

Adesso è veramente tutto in mano a loro. Marina e Pier Silvio firmando per l'accettazione dell'eredità sono diventati i nuovi padroni di Fininvest al posto del padre. Un passo storico e pieno di rischi. Per questo i due figli più grande del Cavaliere hanno deciso di siglare un accordo che li vincola a fare squadra. L'intesa - si legge sul Sole 24 Ore - prevede l'obbligo per entrambi di consultarsi sempre prima di ogni assemblea di Fininvest, un patto parasociale che di fatto blinda l'azienda.

Pier Silvio e Marina Berlusconi quindi si preparano a guidare Fininvest in piena coordinazione. Forti delle indicazioni testamentarie del padre Silvio, che li ha posti a capo della holding con una partecipazione complessiva del 52,48%, sono loro a capo dell’impero di partecipazioni costruito dall’ex presidente del Consiglio.

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In particolare - prosegue Il Sole - il patto vincola i fratelli a votare insieme sia nelle assemblee delle holding in cui sono in comunione con i fratelli, sia in quella di Fininvest in cui partecipano ognuno con la propria. Una sorta di voce unica dei due fratelli, che verrà definita – sempre secondo quanto definito dal patto – attraverso incontri da svolgere almeno cinque giorni prima di ciascuna delibera per consultarsi sulle scelte strategiche. Qualora l’intesa non venga trovata, i due fratelli avrebbero altri cinque giorni di tempo per trovare una decisione comune e in caso contrario il patto verrebbe sciolto.

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