Economia
Cgil, Landini e il "lusso" di un portavoce da 55mila€. Ora ne spende 2,7 mln
Il segretario rompe il silenzio sul licenziamento di Gibelli. Ma si scopre che la società "Futura srl" che gestisce ora la comunicazione costa molto di più
Cgil, il caso Gibelli esplode. Spuntano le reali spese per la comunicazione del sindacato: cifre enormi
Maurizio Landini alla fine ha deciso di parlare e di raccontare cosa c'è veramente dietro al licenziamento dello storico portavoce della Cgil Maurizio Gibelli, ma la toppa se possibile rischia di essere peggio del buco. Il segretario - si legge su Il Giornale - è stato netto sull'argomento: "Si trattava di un lusso che non potevamo permetterci. La questione - tuona il numero uno della Cgil - è molto semplice, il sindacato ha proceduto a una riorganizzazione interna e accanto a me non vedete un portavoce, figura che non esiste più perché è un lusso che non possiamo permetterci: viviamo del contributo degli iscritti e dobbiamo avere attenzione a come spendiamo i soldi". Peccato che le cose non stiano esattamente così: lo stipendio di Gibelli gravava sulla Cgil per appena 55mila euro lordi annui.
La "riorganizzazione" della comunicazione, appaltata da Landini un paio d’anni fa alla srl Futura (di cui Cgil nazionale è socia di minoranza al 48,8% ma di cui garantisce le esposizioni), si è rivelata invece - prosegue Il Giornale - piuttosto costosa. Nel bilancio ufficiale Cgil 2021, alla voce "oneri per il comparto comunicazione", la cifra è di 2.846mila euro. Nel 2022, si registrano 2.710mila euro, di cui 2.141mila per Futura srl. Nel corso del 2022, si legge, "sono stati effettuati versamenti in conto capitale per euro 2.002.800 per permettere a Futura srl la prosecuzione del proprio consolidamento".