Black Lives Matter, Adidas rinuncia alla causa: “Non hanno copiato il logo”
Il gigante sportivo tedesco si era opposto alla registrazione di un marchio simile alle tre strisce da parte del movimento per i diritti degli afroamericani
Adidas, dietro front nella causa contro il movimento "Black Lives Matter"
Il colosso dello sportswear Adidas ha rinunciato a far causa alla "Black Lives Matter" Global Network Foundation; l'annuncio arriva solo pochi giorni dopo la richiesta al Trademark Office di respingere la domanda del movimento per i diritti degli afroamericani di usare le tre strisce su abiti, borse, pubblicazioni e altrove. La ragione? Un logo “troppo simile” a quello utilizzato su t-shirt e scarpe Adidas.
“Ritireremo la nostra opposizione il prima possibile” ha detto un portavoce dell’azienda dello sport alle principali agenzie di stampa. La marcia indietro non è stata ufficialmente motivata: secondo fonti vicine al management, il colosso tedesco si sarebbe reso conto che l’azione sull’Ufficio Brevetti avrebbe potuto tagliare la strada a un movimento che si batte da anni contro il razzismo e che ha ricevuto nuova spinta dalle marce dell’estate 2020, quando l’afro-americano George Floyd è stato ucciso a Minneapolis da un gruppo di poliziotti.
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Adidas rinuncia alla causa contro "Black Lives Matter". Tutte le azioni legali del colosso
Adidas non è nuova ad azioni legali a tutela dei suoi prodotti: negli anni, il gruppo di Herzogenaurach si è contrapposto a brand come Sketchers, Juicy Couture o Marc Jacobs. Nel giugno 2021 Adidas ha fatto causa allo stilista americano Thom Browne per avere brevettato il “grosgrain signature” bianco rosso e blu sui capi di abbigliamento delle sue collezioni. A gennaio, però, il tribunale ha dato ragione a Browne.
Non ha aiutato neppure la recentissima decisione di chiudere la partnership con Beyoncé; una separazione giustificata da "divergenze creative" ma anche dalle vendite deludenti della linea creata dalla ex Destiny's Child. Sempre Adidas l'anno scorso aveva rotto i ponti con Kanye West: allora la ragione erano state le battute antisemite e razziste del rapper che avevano portato al ritiro dal mercato delle sneaker Yeezy, una debacle che aveva fatto chiudere il 2022 con un calo degli utili dell'83% a 254 milioni.