Bonus 380 euro per la spesa in arrivo: chi ci guadagna e come richiederlo

L'incentivo è destinato alle famiglie con un reddito pari o inferiore ai 15mila euro. Priorità ai nuclei di tre componenti con figli piccoli

Redazione Economia
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Bonus 380 euro, l'incentivo prevede una carta prepagata PostePay per l'acquisto di beni di prima necessità. La domanda è automatica

Dato il carovita dovuto alla crescita dell'inflazione che indebolisce il potere di acquisto degli italiani, anche fare la spesa può diventare un problema. A tal proposito il governo ha in cantiere un nuovo bonus 380 euro per sostenere le famiglie con quella che viene definita una Carta risparmio spesa, vincolata a specifici beni che si possono acquistare. Il bonus 380 euro si aggiunge ad altri incentivi come il bonus trasporti o quello per gli occhiali.

Bonus 380 euro, in cosa consiste

Il Governo intende distribuire oltre 1,3 milioni di Postepay o Carte risparmio spesa con inclusi 382.50 ero per l'acquisto di beni di prima necessità. Per questa iniziativa sono stati stanziati 500 milioni di euro. Con il bonus 380 euro potrete acquistare beni alimentari di prima necessità. Per non perdere il beneficio il Governo consiglia di effettuare un pagamento entro il 15 settembre 2023. Il bonus spesa 2023 sarà distribuito a partire da luglio. L'operazione sarà delegata ai singoli Comuni.

Bonus 380 euro, requisiti e come richiederlo

Il bonus spesa 2023 può essere richiesto da chiunque abbia un reddito ISEE inferiore ai 15mila euro. In realtà non è nemmeno necessario fare domanda in quanto il sistema è totalmente automatizzato. I primi a riceverlo saranno quindi le famiglie a reddito più basso e così via salendo. Priorità a quelle con almeno 3 componenti, di cui uno nato entro il 31 dicembre 2009. Un altro requisito è quello di essere iscritti regolarmente presso l'Anagrafe della popolazione residente.

Sono esclusi dal bonus spesa i percettori di:

  • Reddito di cittadinanza
  • Reddito di inclusione (o altre misure di sostegno)
  • Cassa integrazione
  • Forme di integrazione salariale coperte dallo Stato
  • Indennità di disoccupazione
  • Indennità di mobilità
  • Fondi di solidarietà per integrare il reddito
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