Brunello Cucinelli lancia il suo vino: al "battesimo" del rosso anche Affari

Lo stilista filosofo promuove a Milano, in una cena ristretta tra amici, manager e giornalisti, il suo vino prodotto nelle campagne del borgo di Solomeo

(Fonte immagine: Imagoeconomica) 
Economia

Brunello Cucinelli lancia il suo vino, un "tributo alla Terra madre". All'evento anche il direttore di Affaritaliani.it Perrino

È nato il Rosso del Castello di Solomeo, "il primo vino della nostra vigna", annuncia Brunello Cucinelli, lo stilista filosofo che non smette di creare e inventare. Ieri sera, in una cena ristretta tra amici, giornalisti (immancabile l'evergreen Natalia Aspesi), manager, investitori ed esperti enologi, è avvenuto il battesimo del vino Cucinelli, nella bellissima sala stuccata dell'Istituto dei ciechi di Milano, preparata dall'impareggiabile ristorante bergamasco “Da Vittorio” con i suoi imperdibili mezzi paccheri al pomodoro fresco.

 Affaritaliani.it a cena con lo stilista Brunello Cucinelli
 

Brunello produce il suo Rosso  nelle campagne del borgo umbro, sede del suo quartier generale, affiancandolo all'ottimo olio. E ringrazia il suo vecchio consigliere finanziario Gianluca Vacchi, morigeratissimo e money manager impeccabile quando affianca Cucinelli in pubblico: "Vacchi mi convinse a quotarmi in borsa. E proprio grazie alla quotazione ora disponiamo delle risorse finanziarie per investire in queste attività diversificate", spiega col solito entusiasmo trascinante Cucinelli, correlando questa nuova iniziativa con il suo amore per la Terra: “Il vino di Tolomeo, un tributo alla terra madre".

"Sono nato in una famiglia contadina e ho imparato ad amare la Terra madre fin dalla mia infanzia. Quando giocavo insieme ai miei fratelli e ai cugini nei campi, e poi da adolescente guidando l'aratro con i buoi diritti nei solchi, lodato per questo da mio padre, che in tale ordine vedeva la bellezza", racconta lo stilista.

"Così vicino spiritualmente e fisicamente alla terra, che rivoltata dal vomere fumava contro il cielo pallido, potevo sentire il suo profumo, vedevo gemere l'Humus che è vita e capivo perfettamente perché quella terra venisse adorata dagli antichi con la parola di Madre", rivela ancora Cucinelli.

Illuminante la targa affissa all'ingresso della cantina: “Questa cantina dove il frutto della vite sacra a Dioniso diventa ambrosia e dalla gioia genera la conoscenza, sia testimonianza perenne dell'amore di Bruncello Cucinelli per la terra madre umbra”.

Ora agli esperti il giudizio sul vino. Da cui dipenderà poi se si tratterà di una nuova attività imprenditoriale o un divertissement bucolico in linea con la multiforme personalità dello stilista-filosofo e ora contadino.

Affaritaliani.it a cena con Brunello Cucinelli: guarda il video dell'evento 

 

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